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Attualità | 12 luglio 2023, 07:00

Bolaffi, all'asta a Torino anche le lettere autografe di Rita Levi Montalcini

L'appuntamento per appassionati e collezionisti è fissato per il 12 e 13 luglio

scritta per Rita Levi Montalcini

Bolaffi, all'asta a Torino anche le lettere autografe di Rita Levi Montalcini

Ci sono anche due lettere autografe firmate da Rita Levi-Montalcini e un ritratto della scienziata realizzato dalla sorella gemella Paola, pittrice allieva di Felice Casorati, tra i lotti della vendita di Libri rari e autografi in programma il 12 e il 13 luglio da Aste Bolaffi a Torino. I documenti, testimonianze della vita privata della premio Nobel, provengono dalla collezione del destinatario delle missive, padre dell’attuale proprietaria e caro amico di Levi-Montalcini. I due rimasero in contatto per tutta la vita, intrattenendo un intenso legame epistolare.

Nella prima lettera, su carta intestata dell’Istituto di biologia cellulare, indirizzata a Guido Bonnet e datata 13 gennaio 1986, la scienziata racconta che sta redigendo per la rivista di una fondazione statunitense una sorta di biografia in cui vorrebbe raccontare ‘della nostra giovinezza e del ricordo così gradito della nostra amicizia di quegli anni lontani’. Nella seconda missiva autografa firmata, datata Roma, 25 novembre 1986, la scienziata scrive ‘Caro Guido, la tua lettera del 14 ottobre ‘86 è arrivata nel pieno del turbinio destato dal Nobel. Non potendo risponderti subito, perché ero alla vigilia della partenza per New York dove ho ricevuto il Lasker Award, l’ho portata con me a Stoccolma, ma le giornate passate in freezer (Stoccolma e Londra) sono state talmente intense che non ho avuto neppure un momento di riposo’. Levi-Montalcini ricorda poi un episodio avvenuto in gioventù classificandolo come ‘il più piccolo degli errori commessi in quegli anni. Ripensandoci mi pare un miracolo che anziché finire ad Auschwitz sia stata festeggiata a Stoccolma’

Il ritratto an olio su cartoncino, realizzato dalla sorella Paola, risale agli anni 1943-1944 quando la famiglia, in fuga dalle leggi razziali, trovò rifugio a Firenze, di fatto scampando all’Olocausto. Il quadro è accompagnato da un biglietto autografo firmato dell’effigiata, su sua carta intestata, datato 4 novembre 2001, indirizzato alla figlia di Bonnet. Il catalogo d’asta di quasi 900 lotti, oltre ai memorabilia di Levi-Montalcini vanta libri rari, tra cui prime edizioni di altri grandi scienziati del passato, come Galilei, Cardano, Kircher e Torricelli, oltre che autografi di personaggi storici e musicali di grande interesse.

redazione

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