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Economia e lavoro | 18 luglio 2023, 09:55

L'aumento se lo mangia tutto il superminimo: domani protestano i lavoratori SSE davanti a Leonardo

Due ore di sciopero e manifestazione in corso Francia dalle 7:45 alle 9:45. Nocera (Uilm): "Avevamo chiesto di lasciare un po' di soldi in busta, vista la crisi e l'inflazione"

L'esterno dello stabilimento Leonardo

Protesta domani mattina davanti ai cancelli di Leonardo in corso Francia per i dipendenti SSE

L'aumento è scattato, come da accordo nazionale, ma di fatto è "scomparso" all'interno delle diciture della busta paga. In particolare, quella che recita "superminimo assorbibile". E così, per i lavoratori, resta solo il gusto della beffa.

Per questo motivo, domani mattina dalle 7:45 alle 9:45 si terrà in corso Francia 35 una manifestazione con sciopero di due ore da parte dei lavoratori della SSE, che da un quarto di secolo forniscono la loro consulenza informatica a Leonardo, uno dei maggiori player del settore aeronautico. La protesta è coordinata da Uilm e Fiom.

Sono circa 80 i lavoratori coinvolti, ma presto potrebbero salire a 100 perché ci saranno nuove assunzioni in vista, spiegano i sindacati. "C'è stato aumento contratto nazionale di circa 125 euro - spiega Luciano Nocera, della Uilm -, ma i lavoratori avevano chiesto che non fosse completamente assorbito nel superminimo. Invece l'azienda ha assorbito l'intero aumento e di fatto non c'è aumento per i dipendenti".

"In un momento di difficoltà come questo, in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo - prosegue Nocera - eravamo disponibili a trattare, ma non c'è stato margine".


"Noi non abbiamo un contratto di secondo livello, non abbiamo un premio di risultato, non abbiamo aumenti di merito e ora nemmeno aumenti contrattuali - dicono i lavoratori in un volantino che spiega i motivi della protesta -. Il nostro potere di acquisto si sta riducendo a livelli inaccettabili. Eppure da oltre 25 anni mettiamo a disposizione la nostra esperienza e professionalità, con impegno e 

dedizione, per raggiungere insieme ai colleghi-dipendenti Leonardo, i risultati migliori. Siamo dei veri consulenti o semplicemente un numero d’ordine, un costo da scaricare a bilancio, gli invisibili che permettono di tener basso il costo del lavoro ed aiutare il cliente di turno a fare utili? Stimiamo che l’aumento, qualora erogato, avrebbe un impatto medio di poco più di un euro/ora sulla tariffa 

individuale, il costo di un caffè! Ci sembra paradossale che in un momento di forte inflazione e allo stesso tempo di grande espansione del settore aeronautico/difesa, non si riesca a trovare un minimo di risorse utili per riconoscere la nostra professionalità ed il nostro contributo alla crescita del settore". 

E ancora: "Sono oltre 10 anni che non riceviamo aumenti salariali significativi e la nostra azienda sostiene che le attuali tariffe Leonardo, costantemente al ribasso, non le permettono di erogare alcun aumento, siamo stufi che l’azienda ci usi come il cuscinetto schiacciati tra le esigenze di bilancio di SSE e gli obiettivi di utile dei clienti. Chiediamo il ripristino totale e immediato dei superminimi individuali assorbiti".

Massimiliano Sciullo

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