Un tavolo istituzionale urgente per affrontare il presente, ma soprattutto il futuro dello stabilimento Amazon di Orbassano, presso l'Interporto, denominato "Nord 35". A chiederlo è la Filt Cgil di Torino, tramite la sua segreteria, facendo seguito a numerose puntate precedenti di quella che ormai una vera telenovela con preoccupanti risvolti occupazionali.
Tutto è cominciato nel mese di giugno, con la comunicazione ufficiale da parte di AFS Service di porre uno stop all'attività nell'area alle porte di Torino. Ne sono seguiti incontri e tavoli (come quello dello scorso 6 luglio) in cui anche la Regione chiedeva chiarezza e un piano futuro. Sul tavolo, ovviamente, strumenti e ammortizzatori per cercare di tamponare la situazione, con la prospettiva di salvare i posti di lavoro magari destinando gli addetti ad altri siti presenti nella zona.
Nelle scorse settimane è stata formalizzata anche la sospensione unilaterale del rapporto di lavoro a decorrere dal primo giorno di agosto, con riconsegna delle dotazioni entro il 31 luglio. Un tema arrivato anche nelle aule parlamentari.
"In assenza di una convocazione del tavolo Regionale da parte dell’assessore alle politiche del Lavoro Piemonte - spiegano da Filt Cgil - siamo a chiedere di essere urgentemente convocati con la presenza al tavolo della committenza Amnazon US per trovare la migliore soluzione per le famiglie e dipendenti di AFS Service
lasciati a sé stessi".