Percorrendo corso Regina Margherita a Torino non si può non rimanere incuriositi e affascinati da un edificio molto particolare, a cominciare dal nome: Casa Hollywood.
Sita a pochi passi dal centro, e precisamente al civico 104, è frutto della creatività di Luciano Pia, cui si deve anche la progettazione di altri stabili nel cuore della città.
La sua storia inizia nel 2010, quando l'impresa De-Ga SPA rileva il vecchio cinema-teatro-sala da ballo omonimo presente all'epoca e lo abbatte quasi totalmente - a eccezione dell'antica facciata che dà su via Fiocchetto, rimasta intatta - per dar vita a una struttura con destinazione d'uso prevalentemente residenziale e pubblico.
Inaugurata nel 2014, casa Hollywood presenta una commistione di forme in cui calcestruzzo, acciaio e vetro si uniscono per creare una facciata piuttosto regolare su corso Regina Margherita, e una estremamente irregolare e bizzarra su via Fiocchetto. Quest'ultima è caratterizzata da aperture di fogge diversissime, a sottolineare ed omaggiare l'attività artistica del vecchio Cine Teatro Hollywood presente al suo posto.
Sviluppato su un'area complessiva di 3500 mq, l'edificio conta 22 unità abitative, molte delle quali su doppia altezza, per un totale di 10 piani fuori terra e alcuni interrati adibiti a garage. Il cono rovesciato laterale in calcestruzzo, invece, ospita un'attività commerciale, mentre alcuni altri ambienti sono utilizzati come uffici. Gli ultimi piani presentano un rivestimento esterno in zinco - titanio che conferisce all'edificio un aspetto moderno, quasi futuristico, e ricopre il cappotto termico.
Dal lato affacciato su corso Regina Margherita, esposto quindi a sud, gli appartamenti di casa Hollywood dispongono di ampi balconi e terrazzi dotati di serre bioclimatiche in grado di ospitare giardini che, congiuntamente alle pareti in acciaio e vetro a doppia pelle, contribuiscono a garantire protezione dall'irraggiamento solare, isolamento acustico e termico. Al retro, invece, esposto a nord, l'isolamento è garantito da un cappotto termico.
La forma sferoidale presente sia in cima sul lato nord che in basso sul lato sud consente di accumulare calore dall'irraggiamento solare e contemporaneamente, per inerzia termica, di ridurne al minimo la dispersione.
All'interno, una pompa di calore, un sistema di ventilazione meccanica e pannelli fotovoltaici per la produzione di acqua calda sanitaria consentono di ottenere un consumo energetico estremamente esiguo. La raccolta dell'acqua piovana rende possibile l'irrigazione di tutto il verde condominiale.
Ultima curiosità: uno dei loft dell'edificio ha fatto da location per un film di Fabrizio Costa, "Il mio vicino del piano di sopra".