Una serata accesa, tra attacchi al Comune, denunce e richieste di risposte. È quella che si è tenuta giovedì 26 giugno al Teatro Giulia di Barolo, in piazza Santa Giulia 2 bis, dove si sono ritrovati alcuni residenti del quartiere e amministratori locali per discutere del futuro di Vanchiglia, zona sempre più alle prese, secondo chi ci abita, con degrado urbano, malamovida e insicurezza.
Azioni più incisive
Tanti i cittadini intervenuti, con racconti di vita quotidiana e richieste di azioni più incisive. Molte le accuse, alcune anche dure, ma soprattutto numerose le delusioni e le preoccupazioni riguardo alle prospettive future della zona. A preoccupare maggiormente sono spaccio e malamovida, a cui si aggiungono i mancati controlli sui servizi commerciali che, come è stato segnalato più volte nel corso dell'incontro, creerebbero problemi anche legati all'accessibilità dei marciapiedi.
"Situazione fuori controllo"
"Abbiamo organizzato questo momento stile botta e risposta con la politica perchè la situazione in questo quartiere è ormai fuori controllo, dopo tante riunioni le cose non fanno altro che peggiorare e ora siamo davvero stanchi – ha spiegato Salvatore Pedone, residente in Vanchiglia e organizzatore dell'incontro pubblico –. Ma qualcosa sappiamo che si può fare: per esempio, la città ha installato 23 telecamere in 5 quartieri, ma Vanchiglia è esclusa da questi interventi. Mi chiedo: siamo forse in un altro Comune?".
"Lo Russo primo responsabile"
Uno dei momenti più tesi è arrivato con lo sfogo di un signore tra il pubblico: "Il primo responsabile è il sindaco. È una presa in giro. È tutto un dehors, io pago le tasse per avere dei servizi che non ci sono. Adesso non dovremmo pagare nemmeno le multe. Dove vive il sindaco? Andiamo tutte le sere sotto casa sua a fare casino, così vediamo se non ci saranno interventi".
Non meno duro l'intervento dell’ex ambulante e residente Mario Bacci: "Nel quartiere tante cose non funzionano. Il Comune e la Circoscrizione devono fare qualcosa: in via Buniva, bande di nordafricani con il monopattino derubano tranquillamente, e infatti sono stati diversi i casi di borseggi, anche violenti. La sera non si può uscire, a volte la gente si butta sotto le auto apposta. Infine, c’è il problema di Askatasuna, ma il Comune non fa nulla perché sappiamo che è un pacchetto di voti. Il sindaco sta nella sua villa a Valsalice e non viene mai qui. Cosa dobbiamo fare, le ronde?"
Ma non sono mancate voci e punti di vista più pacati, come quello di Tommaso Casati, residente in via Matteo Pescatore: "Il problema è che questo non è più un quartiere a misura di famiglie. C’è rabbia, ma eravamo una bella comunità. Dobbiamo calmarci e affrontare questa situazione diversamente: per esempio, i ragazzi di Askatasuna regalano le merendine ai bambini delle elementari, dimostrando di essere utili per la comunità. Dobbiamo andare avanti tutti insieme, trovando certamente le risposte ai problemi, anche con i giovani che ogni tanto fanno casino".
Chiavarino: "Fatte segnalazioni al tavolo della Sicurezza"
Alle accuse ha risposto l’assessore al Commercio Paolo Chiavarino, presente all’incontro: "In quest’area ho un legame anche personale. Più volte, fino alle due o tre di notte, ho girato il quartiere anche con Salvatore, per vedere con i miei occhi".
"Ho portato più volte le segnalazioni al tavolo della sicurezza - continua Chiavarino -, e sono anche diversi gli interventi messi a segno. Da gennaio 2024 sono state effettuate 711 ispezioni, con 298 sanzioni. Per i dehors: 15 spazi controllati, 13 hanno ricevuto sanzioni. E sono stati 86 i verbali staccati per schiamazzi e decibel eccessivi. Queste operazioni, però, richiedono anche l'aiuto dei residenti: aiutateci chiamando i vigili".
Ed è proprio sul tema delle denunce che ne è seguita una serie di botta e risposta. Alla richiesta di segnalazioni da parte dell'assessore Chiavarino, non si è fatta attendere la replica dell'opposizione in Circoscrizione 7: "Non dovrebbero essere i cittadini a segnalare, ma i vigili a controllare il quartiere - ha replicato la capogruppo di FdI in Circoscrizione 7, Patrizia Alessi –. Quante volte siamo venuti qui e niente è cambiato. Da anni facciamo proposte concrete: chiusura dei locali dopo una certa ora, ordinanze contro l’alcol per strada. Perché non si cambia nulla?".
Controlli assenti?
Sui controlli assenti è concorde anche la Lega, che si dice delusa per l'assenza all'incontro dell'assessorato alla Sicurezza. "La rabbia dei residenti di Vanchiglia, a causa del costante degrado che vivono, è una grave sconfitta politica - ha commentato la consigliera della Circoscrizione 7 della Lega, Daniela Rodia -. L'assessore Chiavarino ha menzionato le delibere comunali come soluzione ai problemi, ma ritengo che l'emissione di delibere debba essere seguita da controlli efficaci. L'assenza dell'assessore Porcedda non ha permesso di avere delle risposte nel merito. Purtroppo, a Vanchiglia mancano controlli seri, e questo impedisce ai residenti di vivere una realtà migliore".
"Vanchiglia sta cambiando"
A tirare le somme della serata è stato il vicepresidente della Circoscrizione 7, Ernesto Ausilio: "Vanchiglia sta cambiando. Stiamo cercando di far convivere interessi nuovi e storici. A breve partirà il cantiere dell’ex Savo in via Buniva, che diventerà un ottimo punto di ritrovo per creare coesione. Entro il 2026 nascerà la Casa di Comunità di via Cavezzale, che porterà altri servizi importanti. Ogni ente deve lavorare per quello che concerne le sue competenze: noi lo stiamo facendo".
A chiudere, la coordinatrice al Verde della Circoscrizione 7, Marta Sara Inì, che ha ricordato: "Abbiamo un lavoro costante con Amiat per pulire il quartiere dopo il weekend. C'è chi non rispetta le regole, ma anche chi si diverte in modo sano. I giovani non vogliono solo il cocktail a 5 euro: dobbiamo offrire loro spazi veri. È come un panino: vediamo se con una salsa nuova cambia il sapore".