Chi di noi è abituato a vivere in medie e grandi città, conosce l'importanza del verde pubblico per lo svago di grandi e piccini. Parchi, alberi, aiuole, campi da calcio, sembrano rendere più sorridente la propria città, e il contrario la presenza del solo grigio dei palazzi sembra incupirla.
Il verde pubblico costituisce un vero e proprio servizio per la comunità: non solo ambientale, in quanto contribuisce al mitigamento dell'isola di calore di una determinata zona, ma anche sociale, in quanto punto di incontro e aggregazione, soprattutto per i più piccoli.
É fondamentale pensare ai parchi e ai parchi gioco in particolare come spazi di inclusività, dove tutti i bambini possano divertirsi, per cui gli enti pubblici dovrebbero adottare giochi per parchi compatibili a tutte le esigenze.
Non un solo tipo di verde urbano
All'interno della città possiamo trovare diversi tipi di verde urbano, che sono stati divisi e categorizzati dall'ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), al fine di studiare al meglio diversi fattori collegati alla diffusione di queste aree nei vari comuni.
Tra questi troviamo:
- il verde storico, vincolato all'arte e ai beni culturali della città;
- grandi parchi urbani, il cui valore è riconosciuto dagli strumenti urbanistici locali;
- verde attrezzato, fornito di giochi per bambini, aree ristoro, panchine e cestini;
- aree di arredo urbano, rappresentano il verde a fine puramente estetico;
- aree sportive all'aperto, spazi ludici adibiti a campi sportivi e strutture simili.
In questo elenco potremmo aggiungere numerosi altri punti, come i giardini zoologici, scolastici, le aree cimiteriali, le aree boschive, ecc.
Tutte queste distinzioni servono agli enti di controllo per valutare l'effettiva presenza e fruibilità dei diversi tipi il verde pubblico, soprattutto in rapporto a minori e bambini.
I dati sul verde pubblico in Italia
Gli studiosi hanno raccolto i dati sul verde pubblico nelle più grandi città italiane, riuscendo così a mettere alla luce quelle che sono le zone che mostrano un'evidente carenza rispetto ai metri quadri di verde urbano per minore (metri quadri/minore; si intenda minore la fascia che comprende abitanti da 0 a 17 anni).
Torino domina con 161 mq per minore, seguita da Firenze con 157.2, Genova con 156.4, Bologna con 155.6. Sotto queste, con un po' di distacco troviamo dunque Milano con 117.6 e Roma con 109.4.
Se andiamo poi a guardare le città più grandi del Mezzogiorno, è qui che troviamo lacune maggiori a proposito di spazi verdi: Napoli con 69.3 mq per minore, Palermo con 68.3 e infine Bari con 62.8; dunque un distacco non da poco rispetto alle città del Nord e del centro citate in precedenza. Infatti, se escludiamo Matera (un caso molto particolare, poiché grazie al parco archeologico storico naturale delle chiese rupestri, dispone di ben 6138.34 mq di verde per minore), Oristano e l'Aquila, i primi 20 capoluoghi italiani per verde attrezzato, storico e parchi per minore si trovano tutti nel centro-nord.
Diversi tipi di verde
Attraverso i dati si è anche in grado di analizzare quelli che sono i diversi tipi di verde pubblico all'interno delle varie città, con risultati piuttosto curiosi.
Parlando di verde storico vincolato, è di nuovo Torino a farla da padrone (68.1 mq per minore), seguita da Firenze (54.6 mq); medaglia di bronzo per Roma, che si ritrova terza nonostante il netto distacco con le due prima citate (19 mq).
A proposito di grandi parchi urbani, primato assoluto di Bologna (71.8 mq), seguita da Milano (48.7 mq), Roma (44.6 mq), Torino (20.7 mq), Napoli (17 mq) e Bari (17 mq).
Vince invece Firenze se si parla di aree sportive all'aperto (31.8 mq), seguita a distanza da Torino (5.9 mq) e Napoli (5.9 mq).
Troviamo infine numeri sul verde incolto, dove primeggiano due città del Sud, ovvero Catania (39.9 mq per minore) e Napoli (12.9 mq), seguite dalla solita Torino (3mq) e Genova (2.9 mq).
Dati per il futuro
Questi dati ci aiutano a ragionare, e ci mostrano come siano ancora tante le zone d'Italia dove le infrastrutture sono insufficienti a soddisfare il bene dei cittadini, e studi come questo possono essere un ottimo trampolino di lancio per un miglioramento futuro di questi servizi, che non solo fungono da aggregatore sociale per bambini e adulti, ma sono anche un piccolo polmone verde all'interno delle grandi città, e perciò la rendono più vivibile.