Torino fa un passo avanti per la redazione del bilancio di genere. La Città ha vinto un bando europeo da 78mila euro. Queste risorse, come ha spiegato l'assessore alle Pari Opportunità Jacopo Rosatelli durante una commissione dedicata, "per due anni saranno destinate alla formazione del personale del Comune per elaborare il bilancio di genere". Il capoluogo piemontese segue così la strada già intrapresa da Milano e Bologna.
Stop a diseguaglianze e discriminazioni
Il documento ha il compito di determinare l'impatto delle politiche pubbliche per la riduzione delle diseguaglianze basate sul sesso ed identità sessuale, così come delle discriminazioni. "Valutare l'impatto di genere - ha spiegato Rosatelli - richiede un lavoro lungo e complesso, che va fatto “ex ante”, prima della predisposizione del bilancio".
L'esponente della giunta ha poi confermato che le spese per manifestazioni come Torino Pride, Women & the City, festival Lovers e Just the Woman I am hanno certamente un impatto nel Bilancio di genere. "Ci sono altre voci - ha poi aggiunto - di spesa come illuminazione, sicurezza urbana e manutenzione delle strade su serve uno studio più approfondito".
Torino Pride
Il documento sarà elaborato da un Tavolo interdipartimentale presieduto dalla Direttrice generale Alessandra Cimadon o suo delegato che coordinerà tutte le azioni di contrasto alle discriminazioni, che poi si articolerà in “sotto Tavoli”.
Questa mattina il capogruppo comunale +Europa e Radicali Silvio Viale ha presentato una mozione che chiede al Comune perseguire gli obiettivi del Documento politico del Torino Pride 2023. Tra questi la chiusura definitiva del Cpr di corso Brunelleschi, la tutela dei figli di coppie omogenitoriali, il matrimonio egualitario e l'abolizione del "Fondo Vita Nascente" a sostegno delle associazioni antiabortiste.