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Attualità | 22 settembre 2023, 10:56

Al Politecnico è già primavera: Biennale Tecnologia si sposta ad aprile. "Troviamo risposte a domande globali"

Saracco, che all'epoca non sarà più rettore: "Lascio un evento consolidato. L'università è al fianco della gente per affrontare i cambiamenti, dal clima alla globalizzazione"

Al Politecnico è già primavera: Biennale Tecnologia si sposta ad aprile. "Troviamo risposte a domande globali"

Cosa fare ad aprile? Dal 18 al 21 si tiene infatti "Utopie realiste", la nuova edizione di Biennale Tecnologia, ricorrenza nata nel 2019 per festeggiare i 160 anni del Politecnico e che avrà già di per sé una grande novità. Chi sarà al timone dell'ateneo.

 

Il primo senza Saracco 

"Sarà un evento in cui io non sarò più rettore - sottolinea Guido Saracco, oggi alla guida del Polj - e mi fa piacere che sia diventato un appuntamento consolidato. L'obiettivo principale è far si che le persone vengano confortate sul fatto che grazie alla spinta delle Università si riusciranno a vincere le sfide che abbiamo davanti a noi. Dai cambiamenti climatici, con i loro impatti multidimensionali sulla nostra quotidianità, fino alla globalizzazione, con effetti che abbiamo visto anche durante la pandemia, ma che vediamo anche con grandi migrazioni, crisi politiche e addirittura guerre".

 

Cambio di calendario

Lo spostamento nel calendario, da novembre ad aprile, punta ad abbonarsi a Biennale Democrazia, ma anche a rendersi più fruibile per le scuole, che in primavera organizzano le scuole. E ancora, non certo minore, la compresenza con quelle che saranno le operazioni proprio per il rinnovo del rettore. Il mandato di Saracco scadrà a metà marzo, ma i comizi elettorali e tutto il resto delle attività di voto si terranno proprio tra novembre e le Feste di fine anno.

Saranno circa 100 gli appuntamenti, tra corso Duca degli Abruzzi e il Castello del Valentino. Ma ci saranno anche eventi diffusi sul territorio, dalle biblioteche alle case del quartiere. Circa 200 studenti saranno ospitati nei campus residenziali.

 

Territorio vocato all'innovazione 

"Abbiamo fatto in modo che il nostro fosse un territorio particolarmente vocato all'innovazione - sottolinea Saracco - con aziende, start up e attirando investimenti. A questo si aggiunge la condivisione della conoscenza con la società, proprio ciò che fa Biennale Tecnologia. Sono orgoglioso che il Politecnico sia considerata la migliore università nella terza missione, come propulsore verso la società. E tutto il Piemonte si piazza nei piani alti".

 

La più grande in Europa

È la più grande manifestazione in Europa su tecnologia e società, rivendica il curatore scientifico, insieme a Luca De Biase, Juan Carlos De Martin (docente che potrebbe anche candidarsi al ruolo di rettore, in autunno). "Non solo cosa, ma dobbiamo anche interrogarci sul come farlo. La tecnologia è un fattore determinante nella nostra società e non vogliamo che il mondo accademico sia inaccessibile. Ecco perché torniamo con questa nuova edizione, dal titolo 'Utopie realiste'. Sembra un ossimoro, ma non lo è. E in questo periodo storico vogliamo riaccendere l'immaginazione e stimolare la ricerca di alternative".

 

Due villaggi in città 

Si rinnova l'alleanza con l'università di Torino, che sarà partecipe con molti relatori e anche organizzando alcuni eventi. "Sarà un evento di territorio", ribadisce De Martin.

E con l'occasione torna anche Politecnico Aperto, che permetterà alle persone che magari non ci hanno mai messo piede di conoscere come è fatto e come funziona l'ateneo. 

Due i villaggi, uno per le famiglie nella zona pedonale del Fante, davanti al Poli. E uno in piazza San Carlo, con gli studenti che presenteranno prototipi e ricerche.

"C'è grande gioia e soddisfazione per questa unità di intenti in cui le date di calendario non sono un dettaglio, ma un indizio importante. Per la città è un grande orgoglio", conclude l'assessore comunale alla Cultura, Rosanna Purchia.

Massimiliano Sciullo

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