Ad oggi sono undici le scale mobili fuori servizio nella metropolitana di Torino. E per vedere ripartire ad esempio quella esterna della fermata metro di Principi d'Acaja bisognerà attendere almeno sino al 30 dicembre. Oggi in commissione Servizi Pubblici Locali è stato affrontato il tema del contratto di servizio Gtt.
Difficoltà a reperire i ricambi
La linea 1 ha 23 stazioni, per un totale di oltre 14 chilometri di viaggio da Bengasi a Fermi: i treni in servizio sono 22. All'interno delle fermate sono presenti 142 scale mobili, con un'età media di 15 anni e un'operatività del 95%: quelle interne sono 92, mentre quelle esterne 50. E proprio queste ultime, a causa di pioggia, sole ed altri agenti atmosferici, si rompono più frequentemente.
Negli biennio 2022/2023, come ha ammesso l'ingegnere Guido Nicolello di Gtt, c'è stata una maggior difficoltà a recuperare i pezzi di ricambio per gli impianti a causa del conflitto in Ucraina e dei rincari energetici.
11 scale mobili ferme
Durante lo stop estivo della metropolitana, per la trasmigrazione del sistema di segnalamento, sono state riparate 13 scale mobili. Al 3° settembre ne restavano fuori uso diciotto: a distanza di un mese ben undici sono ferme e per vederle tornare a girare ci vorrà, in diversi casi, parecchio tempo. Le prime a tornare operativa, rispettivamente il prossimo 6 e 7 ottobre, saranno quelle esterne di Carducci e Bengasi. Il 20 ottobre ripartiranno le scale mobili esterne di Italia 61, Nizza e Pozzo Strada esterna.
Il cronoprogramma
Bisognerà poi aspettare circa un mese, il 17 novembre, per vedere tornare in funzione quelle esterne delle fermate Paradiso e XVIII Dicembre. Il 30 novembre i pendolari e studenti che frequentano le stazioni Marche, Principi d'Acaja e Fermi vedranno ripartire tre impianti. L'ultimo a tornare operativo, secondo il cronoprogramma diffuso oggi, sarà quella di Principi d'Acaja esterno sud. Per quanto riguarda gli ascensori, negli ultimi tre anni sono stati spesi 200mila euro per la manutenzione straordinaria.
Russi (M5S): "Il carnet da 6 ticket costa più del singolo"
E la commissione è stata anche teatro di una polemica. Il capogruppo comunale del M5S Andrea Russi, così come l'ex assessore ai Trasporti Maria Lapietra, ha fatto notare come sull'app To Move il carnet da sei biglietti costi più del singolo. Online infatti il city ha un prezzo di un 1.90 euro, mentre il multicity 11.80 euro. Moltiplicando banalmente il costo del biglietto singolo per sei si ottiene 11.40 euro: al momento il carnet multiplo, oltre a non garantire un risparmio, costa di più. "Incapaci" ha commentato Russi.
Stop alla vendita online
"Quanto segnalato - hanno replicato questa mattina da Gtt - è un'anomalia e stanno intervenendo. Dall'app To Move, a partire dal 1 ° ottobre, non si sarebbe più dovuto comprare il Multicity a 11.80. A breve questo sarà tolto e sarà solo più disponibile cartaceo in edicola".
"Questo garantirà - aggiungono - un risparmio di 20 centesimi, perché il ticket materiale costa 2 euro". Dal rincaro del tpl scattato il 1° ottobre, online sono stati venduti oltre 27mila biglietti: circa 500 erano Multicity. Chi ha comprato quest'ultimo prodotto, fanno sapere dall'azienda, inquesti ultimi tre giorni potrà chiedere il rimborso scrivendo a infotomove@gtt.to.it.