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Attualità | 07 ottobre 2023, 15:24

Giovani che aiutano i giovani: nasce il Servizio civile regionale per contrastare il disagio delle nuove generazioni

La Regione ha pubblicato il bando per la selezione dei primi 100 volontari: dovranno partecipare a interventi contro l'esclusione sociale dei minori

rissa tra ragazzini

Un servizio civile regionale per contrastare i fenomeni di disagio ed emarginazione giovanile

Ragazzi che aiutano altri ragazzi. Coetanei, forse più giovani di qualche anno. Ma con un obiettivo preciso: contrastare i fenomeni di emarginazione ed esclusione sociale.

E' stato pubblicato dalla Regione il bando per la selezione dei volontari. Si tratta di un passo storico, destinato a crescere e finalizzato a creare uno strumento che consenta ai giovani interessati di vivere un’esperienza di cittadinanza attiva attraverso attività di solidarietà sociale, di salvaguardia e tutela del patrimonio regionale, ma anche di cooperazione nazionale ed internazionale.

Il Servizio Civile Regionale del Piemonte diventa per la prima volta realtà e servirà a contrastare, in prima battuta, il disagio giovanile. Si tratta di uno strumento che consente di vivere un’esperienza di cittadinanza attiva attraverso attività di solidarietà sociale, di salvaguardia e tutela del patrimonio regionale, ma anche di cooperazione nazionale ed internazionale. 

Concentrarsi sull'emergenza esclusione sociale

Nello specifico, in Piemonte, si è deciso di avviare la sperimentazione delimitandone l'ambito d'azione per far fronte alle criticità presenti sul territorio: considerato, infatti, il crescente numero di episodi di devianza giovanile e di comportamenti antisociali commessi da gruppi di adolescenti e giovani adulti in spazi pubblici, è emersa la necessità di definire una politica di contrasto delle povertà educative che coinvolga tutti gli ambiti propri delle relazioni giovanili e, come tale, di circoscrivere l'ambito della sperimentazione del Servizio Civile Regionale alla tematica del contrasto al disagio giovanile, declinando la progettazione nella realizzazione di interventi rivolti a minori a rischio di esclusione sociale.

Dai 18 ai 28 anni

Il bando, su iniziativa dell’assessore regionale Chiara Caucino, è rivolto ai giovani, senza distinzione di sesso, cittadini italiani, cittadini comunitari e cittadini residenti non titolari della cittadinanza italiana, di età compresa tra i 18 ed i 28 anni compiuti, in possesso di diploma di scuola secondaria di secondo grado, qualifica professionale o diploma professionale e che non hanno partecipato ad alcun bando di Servizio Civile Universale o di Garanzia Giovani.

Dato il carattere di sperimentazione, si è ritenuto opportuno fissare in 100 il numero massimo dei giovani da impiegare nei progetti di Servizio Civile Regionale e di fissare in 8 mesi la durata dei progetti (anziché 12, come avviene per i progetti Servizio Civile Universale), con un orario settimanale di 25 ore. Inoltre è stato deciso di riconoscere agli operatori volontari che verranno avviati al servizio un assegno di natura non retributiva pari a 444 euro mensili, insieme alla copertura assicurativa per i rischi contro gli infortuni e la responsabilità civile.

Come aderire

Ma come si può fare per aderire? La domanda di partecipazione può essere presentata esclusivamente in modalità on-line, a partire dall’11 ottobre, fino alle 12 del 3 novembre, attraverso la piattaforma DOL raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all'indirizzo del servizio civile regionale, cui si accede tramite il sistema Spid. Maggiori informazioni sul sito della Regione.

"L’istituzione del Servizio Civile Regionale - spiega il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio - rappresenta un traguardo molto importante per il Piemonte in quanto offrirà la possibilità a numerosi giovani di vivere davvero un’esperienza di cittadinanza attiva, volta, in un primo momento nello specifico, proprio al contrasto del disagio giovanile, che è una piaga da combattere con tutti i mezzi a disposizione"

"Con questo strumento - prosegue l’assessore Caucino - diamo la possibilità a chi lo vorrà di dare una mano concreta, di fare la propria parte in maniera ancora più incisiva per il bene della nostra collettività e delle nostre comunità, venendo incontro a un’esigenza reale. Valorizzando ancora una volta e ancora di più il volontariato, settore fondamentale, che ogni giorno contribuisce a rendere migliore la nostra società e che ha dato più volte dimostrazione - pensiamo in particolare alla recente emergenza Covid - di quanto sia importante e irrinunciabile".

redazione

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