La stagione 2023-2024 dell’Unione Musicale inaugura mercoledì 11 ottobre con un evento imperdibile: salirà sul palcoscenico del Conservatorio di Torino (ore 20.30) il leggendario Quartetto Emerson, una delle formazioni da camera di maggiore prestigio al mondo, che realizza a Torino l’ultima tappa italiana del tour mondiale di fine carriera (l’altra sarà a Milano il 10 ottobre).
Il concerto di mercoledì 11 ottobre sarà dunque l’ultima occasione per poter ascoltare dal vivo in Italia questa straordinaria formazione, che è entrata a buon diritto nella Classical Music Hall of Fame con 47 anni di carriera, centinaia di concerti in tutto il mondo, più di 30 incisioni, nove Grammy (compresi due per il migliore album), 3 Gramophone Awards, il Premio Avery Fisher, l’“Ensemble of the Year” di Musical America, e molti altri riconoscimenti internazionali.
Costituito a News York nel 1976, il Quartetto Emerson ha preso il nome dal grande poeta e saggista americano Ralph Waldo Emerson, per esprimere il proprio impegno nell’esplorazione, nell’innovazione e nella profondità intellettuale dell’approccio alla musica.
Dopo anni di lavoro insieme i membri dell’Emerson hanno un legame personale e musicale unico. «Siamo tutti molto diversi – afferma Lawrence Dutton, violista del Quartetto – ma siamo sempre andati d’accordo e ci rispettiamo a vicenda. La forza del nostro gruppo sta nel mettere la musica al primo posto. […] La musica da camera si basa sul cameratismo, implica cioè ascolto e comunicazione. Richiede capacità di adattamento».
La grandezza del Quartetto Emerson deriva proprio da questo: ogni membro porta nel gruppo la propria voce artistica unica e i talenti individuali si amalgamano in modo impeccabile per creare un insieme compatto ed espressivo, che incarna l’essenza della musica da camera. Le loro registrazioni hanno costantemente raccolto il consenso della critica e hanno fissato nuovi standard di eccellenza nell’interpretazione della musica da camera e le loro lezioni alla State University di New York hanno influenzato intere generazioni di musicisti.
Il Quartetto Emerson ha un rapporto speciale con la città di Torino e l’Unione Musicale che lo ha ospitato regolare a partire dal 1993 per 20 concerti, tra i quali restano memorabili quelli legati all’integrale beethoveniana.