Stay with me, letteralmente Stai con me, è il titolo della mostra che inaugura durante la settimana dell’arte torinese al Museo della Montagna. Aperta fino al 31 marzo, si compone di tre video installazioni realizzate da Michael Höpfner e un’opera site-specific di Magda Drozd che hanno come obiettivo quello di esplorare la dimensione fisica e mentale dello stare nell’ambiente montano come momento di scambio emotivo tra genere umano e natura.
“Il progetto - spiega il curatore Andrea Lerda - è un invito a esplorare l’ignoto attraverso il video e il suono”. Un progetto partito in realtà due anni fa tra le montagne cuneesi colpite dalla tempesta Alex. “È un’idea nata fra le montagne della valle Vermenagna e della valle Roya e sviluppa una riconnessione concettuale con i territori devastati dalla tempesta, in termini anche di connessione tra umano e natura”.
Al centro della ricerca c’è il concetto di “risonanza”, intesa come una relazione specifica in cui due corpi vibranti si toccano, in questo caso soggetto e montagna, e in questo senso si modificano. “L’idea è di riportare la riflessione ambientale da un punto di vista non tanto numerico, ma di prospettiva intima ed esistenziale”.
Un’esperienza immersiva per il visitatore che comincia con la trilogia video di Michael Höpfner, walking artist che per la prima volta si è interfacciato con l’opera video.
Cuore del percorso espositivo l’opera site-specific di Magda Drozd: 12 casse e 8 speaker sospesi riproducono suoni della natura che sono in parte stati trovati negli archivi digitali e in parte registrati dalla stessa artista sulle Alpi.
Al centro sono collocati alcuni cuscini su cui è possibile sdraiarsi per godersi l’esperienza musicale. Il risultato è un’esperienza immersiva circondati da una composizione di suoni astratti che ci ricordano melodie del passato, melodie naturali ma anche di un ipotetico futuro.
La mostra è il primo passo di un progetto ambizioso, Stay with Me. A Whole Growing Exhibition, nato nel quadro dei festeggiamenti per i 150 anni dalla fondazione del Museo Nazionale della Montagna, che cadono nel 2024.
Per info: https://www.museomontagna.org/