"Chi canta, prega due volte", diceva Sant'Agostino. E la musica e il canto sono due fra i mezzi più potenti in assoluto per trasmettere un messaggio, qualunque esso sia.
Lo sanno bene gli Shekinah, un gruppo di cover di musica cristiana contemporanea che da quasi trent'anni porta la sua "Tenda" di comunità in comunità, per far giungere il messaggio cristiano a chiunque abbia il cuore pronto ad accoglierlo.
La Tenda, sì, perché in ebraico il nome del nostro gruppo significa proprio "la Tenda di Dio in mezzo agli uomini", e prende anche spunto dalla forma della parrocchia San Paolo Apostolo, sita al civico 23 di via Giuseppe Macherione, a Torino.
Questa la chiesa che, dall'aprile del 1994, ci accoglie per le prove settimanali e per alcuni dei tanti eventi organizzati nella nostra lunga e duratura attività.
Attività che ci ha dato modo di aiutare concretamente, tramite raccolte fondi totalmente devolute, i numerosi progetti e le associazioni che ci si sono rivolte.
"In questi anni abbiamo avuto l'opportunità di toccare tante storie, di dolore ma anche di speranza. Abbiamo incontrato tante comunità, ma anche molte persone arrivate a noi per caso...che poi caso non è mai!! - racconta Grazia, una dei fondatori del gruppo - Uno dei tanti episodi rimasti nel cuore di tutti noi è quello accaduto diversi anni fa, che coinvolse un uomo che aveva deciso di togliersi la vita e che, entrando
nella chiesa in cui cantavamo quella sera e ascoltandoci, scelse di non compiere più quel gesto."
Come accennato, sono numerosissimi i progetti abbracciati da noi Shekinah nel corso degli anni, da quando, il 6 novembre 2010, ci siamo costituiti anche come associazione: dalla mensa dei poveri del convento di Sant'Antonio da Padova di Torino, al Centro Aiuti per l'Etiopia, a Gli amici di Denis. Alcuni appoggiati con regolarità, altri con singoli eventi.
E altrettanto folto è il numero dei componenti del gruppo che si sono avvicendati nella sua ormai annosa carriera. Resistono alcuni "veterani", lo zoccolo duro che fa da collante e che istruisce chi, man mano, fa il suo ingresso nella band.
Personalmente, essendo ormai giunta al dodicesimo anno di attività negli Shekinah, sono profondamente grata e felice di far parte di questa meravigliosa "famiglia", che mi appaga e mi fa sentire utile. È stata e continua ad essere una delle mie ancore di salvezza nei momenti difficili. Un appiglio al quale mi sono sempre aggrappata con tutte le mie forze, facendomi crescere e maturare nella fede, attraverso una delle cose che amo di più al mondo, ossia il canto. Ma mi ha consentito anche di crescere come donna e nell'accettazione della mia condizione, permettendomi di conoscere tantissime realtà, numerosissime storie rispetto alle quali non posso far altro che ritenermi estremamente fortunata.
Un piccolo grande spazio tutto mio al quale non rinuncerei per niente al mondo.