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Attualità | 03 novembre 2023, 17:22

Olimpiadi 2026, il Cio boccia l'ipotesi Cesana: gare di bob verso l'estero

Il Comitato Olimpico ha detto di no al progetto di recupero della pista torinese per i Giochi di Milano-Cortina: probabile che la scelta ora ricaduta sull'Austria o la Svizzera

foto archivio pista di cesana

Olimpiadi 2026, il Cio boccia l'ipotesi Cesana: gare di bob verso l'estero

Cesana vede sfumare forse definitivamente il sogno di diventare la pista da bob per le Olimpiadi di Milano-Cortina. Il Cio, infatti, ha bocciato il progetto di recupero della pista del torinese per i Giochi invernali del 2026, aprendo in questo modo ad una soluzione estera (con l'Austria e Igls prima opzione davanti alla Svizzera e a St.Moritz).

Niente Giochi Piemonte-Lombardia-Veneto

Svanisce, in questo modo, la speranza di una edizione dei Giochi che coinvolgesse il Piemonte, oltre alla Lombardia e al Veneto, come aveva auspicato anche il vice premier Antonio Tajani, che ad inizio settimana si era recato a Cesana proprio per 'sponsorizzare' la soluzione italiana che evitasse di portare all'estero una parte della competizione a cinque cerchi.

Il perché del no del Comitato Olimpico Internazionale

Diventa difficile che, alla luce del no del Comitato Olimpico Internazionale, ipotizzare un recupero in extremis di Cesana. "Il Cio è stato molto chiaro negli ultimi anni sul fatto che non dovrebbe essere costruita alcuna sede permanente se non esiste un piano di legacy chiaro e fattibile", si legge in una nota inviata all'agenzia di stampa Associated Press, in cui si ribadisce che in una fase così avanzata "devono essere prese in considerazione solo le piste esistenti e già operative, a causa dei tempi molto stretti che rimangono prima dell'inizio dei Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina".

Per questo, il Cio sottolinea la mancanza di futuro per la pista di Cesana che già l'aveva portata "ad essere abbandonata a soli sei anni" dai Giochi del 2006.

I commenti del mondo politico

La posizione del Cio, a mio parere, è sbagliata. L’impianto del bob di Cesana avrebbe davanti a se un futuro certo se si decidesse di utilizzarlo per le Olimpiadi. Lo abbiamo spiegato con un dossier dettagliato, lo diciamo da mesi - afferma l’assessore regionale allo Sport Fabrizio Ricca - L’opzione piemontese è la sola che garantirebbe l’integrità di giochi che nascono per essere giochi italiani e invece, optando per impianti esteri, snaturerebbero la loro stessa natura”.

"La bocciatura da parte del Comitato olimpico internazionale del progetto di ristrutturazione della pista da bob di Cesana conferma la marginalità del Piemonte nelle scelte politiche del Governo Meloni e la debolezza di Cirio. Un’occasione persa e una scelta che penalizza la nostra Regione e la valle di Susa. Con la metà delle risorse si sarebbe rimesso in funzione l’impianto, per poi ridestinare l’area, rendendo intanto il Piemonte protagonista dell’evento olimpico. La Giunta Cirio non ci ha mai creduto veramente, attivandosi solo tardivamente e senza successo. Ora serve una proposta forte per quell’area: perché non bonificare quel pezzo di territorio con i soldi che SITAF guadagna in più grazie alla chiusura del traforo del Bianco? Regione Piemonte e Comune di Torino lavorino insieme per questa soluzione": è stato invece il commento del vice presidente del Consiglio regionale Daniele Valle.

"Il Cio ha messo nero su bianco in un comunicato di poche righe il fallimento delle amministrazioni regionali che si sono succedute (Ghigo, Bresso e Cota), di quelle provinciali (Saitta) e del Toroc presieduto da Valentino Castellani che non hanno ben gestito l'eredità olimpica. La pista da Bob di Cesana, i trampolini di Pragelato, l'ex Moi di Torino sono errori che non si devono ripetere. Ora dovrebbero averlo capito anche Cirio e Lo Russo", ha dichiarato invece il capogruppo in Consiglio comunale a Torino per il M5S Andrea Russi.

redazione

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