Ogr Torino apre due muove mostre internazionali durante la settimana dell’arte torinese. Due artiste che, con poetiche diverse, indagano limiti e potenzialità delle pratiche scultoree contemporanee.
Metronome di Sarah Sze
Al Binario 1 fino all’11 febbraio si trova l’opera "Metronome" della statunitense Sarah Sze: un enorme mappamondo composto da immagini video proiettate su pezzi di carta strappati a mano. Di sottofondo una musica cadenzata come il ritmo di un metronomo scandisce il tempo.
Un’esplosione di informazioni che caratterizza il nostro presente che come dice la scrittrice Zadie Smith stessa dà l’idea di “trovarsi di fronte a un IPhone aperto”. Con il proliferare di immagini l’artista rielabora narrazioni visive che immagazziniamo quotidianamente dalla realtà, i giornali, la televisione, gli smartphone.
L'opera andrà in Danimarca
“Un’opera che riesce rappresenta le due anime di Ogr che sono cultura e tecnologia. L’opera andrà in Danimarca, un passo importante che permette alle Ogr di posizionarsi in un circuito internazionale” commenta Fulvio Gianaria, presidente del polo di corso Castelfidardo.
La biellese Sara Enrico
Al Binario 2 fino al 10 dicembre invece si trova l’opera dell’artista biellese, Sara Enrico. Una serie di opere di opere realizzate dalla torta Grazie a una sofistica manipolazione di materiali come tessuto, gommapiuma, cemento.
“Sembra di riconoscere queste forme come corpi umani, - commenta il curatore Samuele Piazza - ma in realtà non lo sono. Per cui proviamo contemporaneamente una sensazione di empatia e repulsione”.
Forme organiche che ricordano oggetti di arredo. Amanti contaminati, titolo dell’opera, ha proprio l’obiettivo di far ragionare sui rapporti tra corpi, tra pelle e tessuto e sulle interferenze che avvengono tra queste.
Per info: https://ogrtorino.it