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Cronaca | 18 novembre 2023, 16:11

Pomeriggio di cortei a Torino: pro Palestina, contro le spese militari e per i diritti delle persone trans [FOTO]

Colori, striscioni e slogan nelle strade del centro, tra richiesta di riconoscimenti sociali e condanna delle guerre in atto o di possibili accordi su armi

corteo con striscione

Tre cortei, oggi, nelle strade di Torino. Tra cui quello degli anti militaristi

Un corteo contro le spese militari, in vista della nuova edizione dei Aerospace & Defense Meetings che si terrà entro fine mese all'Oval del Lingotto, una manifestazione per testimoniare vicinanza alla Palestina e una marcia per rivendicare i diritti delle persone transessuali. E' un pomeriggio decisamente denso, quello che sta vivendo Torino in queste ore. Una condizione accompagnata da un buon meteo, ma anche da preoccupazioni dopo i disordini che hanno scandito le recenti manifestazioni di piazza. E che hanno fatto alzare l'attenzione delle istituzioni e delle forze dell'ordine.

Contro Aerospace & Defense

Il corteo antimilitarista è partito da corso Giulio Cesare, mentre quello pro Palestina muoveva da piazza XVIII dicembre. Piazza Arbarello, invece, per la manifestazione per i diritti delle persone trans. Il primo di questi, in particolare, promosso dall’Assemblea Antimilitarista, è nato con "l’obiettivo di far uscire dall’opacità il grande mercato delle armi da guerra aerospaziali che si terrà all’Oval a fine mese, quando le maggiori industrie del settore a livello mondiale, i rappresentanti di governi, forze armate e compagnie di contractor faranno buoni affari, in una serie di incontri rigorosamente chiusi al pubblico".

Diritti per tutti gli orientamenti e sensibilità

La marcia organizzata dal Torino Pride, invece, ha richiamato più di 3000 persone. Persone trans* e non binarie, queer, gender fluid e molte altre identità si sono messe in marcia per pretendere spazio e voce in una società che ancora oggi nega diritti a chi fuoriesce dai canoni del privilegio delle persone cis, eterosessuali, bianche e abili e ricche.

Con la comunità LGBTQIA+ anche tante persone alleate e rappresentanti di organizzazioni, associazioni e partiti politici. Ad animare la marcia anche StrampalaBanda, orchestra militante e inclusiva attenta ai diritti. La marcia è partita ricordando le vittime del genocidio che sta accadendo in Palestina, sottolineando un legame fra le soggettività oppresse in ogni nazione.

Durante la marcia si è svolto anche un flash mob dedicato alla memoria delle quasi 400 persone trans* uccise dalla violenza transfobica in tutto il mondo nel solo 2023. I loro nomi – inoltre – sono stati riportati su uno striscione con i colori della bandiera trans di oltre 100 metri di lunghezza: un gesto per far camminare con noi il ricordo di ognuna di quelle persone.

 

Massimiliano Sciullo

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