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Attualità | 15 gennaio 2024, 11:32

Da ex gioielleria nelle mani della mafia a spazio per attività sociali: così rinasce un negozio di Cenisia

Il Comune quest'anno lavorerà su una progettualità per il Castello Bramafame, confiscato alle cosche nel 2012

Da ex gioielleria in mano alla mafia a spazio per attività sociali, rinasce negozio di Cenisia

Da ex gioielleria in mano alla mafia a spazio per attività sociali, rinasce negozio di Cenisia

Da ex gioielleria nelle mani della mafia ed 'ndrangheta a spazio per attività sociali. Siamo in via Rossana n.24 a Torino, tra Cenisia e Borgo San Paolo. Proprio qui c'è un negozio di 70 metri quadrati, confiscato alla criminalità organizzata, che il Comune ha deciso di acquisire per destinarlo ad una nuova vita: dopo il via libera questa mattina in Commissione, manca solo più l'ok del Consiglio Comunale. 

Restituire alla collettività 

"La Città - ha spiegato la vicesindaca Michela Favaro esprime quasi sempre parere favorevole all'acquisizione di immobili confiscati alla mafia, data anche la valenza politica di restituire alla collettività un immobile usato dalla criminalità". L'ex gioielleria ha poi anche un "appeal" logistico, essendo collocata a pochi passi da un luogo nevralgico come via Monginevro, ed è di dimensioni ridotte: aspetti che favoriscono eventuali riqualificazioni ed usi. 

 

Il bando 

"L'intenzione del Comune - ha poi aggiunto l'assessore con delega al Patrimonio - è adibire questo immobile per uso associativo, darlo in concessione a titolo gratuito senza fini di lucro, per realizzare attività sociali". Nei prossimi mesi Palazzo Civico metterà il negozio di via Rossana a bando: enti del terzo settore ed onlus potranno presentare un progetto di utilizzo.

"Vista la configurazione - ha sottolineato Favaro - può essere uno spazio adatto per la consulenza al pubblico". "Questa - ha osservato il presidente della commissione Legalità Luca Pidello - può essere la strada più interessante, perché la metratura non è grande: l'uso associativo può essere lo stratagemma per rendere vivo quello spazio vicino a via Monginevro". 

"In Piemonte - ha poi aggiunto - siamo ancora indietro per l'assegnazione di spazio confiscati alla criminalità: non è sempre semplice dare un utilizzo a quei beni che stavano su come parevento/lavatrici di denaro". 

 

Castello del Bramafame 

E proprio su quest'ultimo fronte, il Comune ha preso in consegna nelle scorse settimane il Castello del Bramafame. L'immobile, in strada Bramafame 22, era stato confiscato alle cosche nel 2012. Una struttura, come ha chiarito Favaro, su cui la Città "sta cercando di costruire una progettualità più compiuta". "Le difficoltà - ha spiegato - ci sono: essendo questi immobili nelle mani della criminalità, i lavori non sono stati svolti a norma e spesso presentano degli abusi edilizi".

"La legge sulla confisca dei beni ci dà qualche libertà di manovra, ma è complesso: é nostra intenzione quest'anno lavorare su Strada Bramafame" ha concluso l'assessore.

 

 

Cinzia Gatti

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