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Politica | 25 gennaio 2024, 12:02

Studenti incatenati per le borse di studio: "A marzo saremo senza un tetto sulla testa" [FOTO]

Gli universitari hanno manifestato sotto alla Regione per chiedere i fondi dei 1900 rimasti esclusi

Chiorino con studenti in protesta

L'assessore regionale Chiorino ha incontrato gli studenti davanti al grattacielo

Tende e catene sotto la Regione. A protestare gli studenti universitari che continuano a chiedere alla Giunta regionale e a Edisu le borse di studio per i 1900 idonei rimasti esclusi. I fondi per questi ultimi dovrebbero arrivare a marzo, ma gli studenti manifestano da dicembre per denunciare l'impossibilità di pagare affitti, bollette e spese.

Bonifico partito in queste ore

Anche i beneficiari che avrebbero dovuto ricevere subito i soldi non sono ancora stati pagati. L'assessore regionale all'istruzione Elena Chiorino ha incontrato gli studenti per assicurare che i primi pagamenti sono partiti martedì e dovrebbero arrivare a breve. "Avevamo promesso che le borse di studio sarebbero state pagate a tutti i vincitori entro fine gennaio e così è stato - ha dichiarato -. Avevamo detto che, escludendo quei 1800 circa che non erano previsti nelle proiezioni che avevamo fatto e si sarebbero agganciati successivamente con le variazioni di bilancio, per tutti gli altri il bonifico sarebbe partito entro la fine di gennaio".

La protesta non si ferma

Ma ai manifestanti non è andato giù il breve incontro con l'assessora e hanno continuato a chiedere un confronto per aiutare le migliaia di studenti, molti dei quali fuori sede o stranieri, che non possono aspettare. "Avere le borse a marzo è come non averle, noi a marzo ci arriviamo senza un tetto sopra la testa - ha urlato Sebastiano, incatenandosi a un palo -. L'unica risposta che la Regione ci ha dato è stata: 'Non ci sono i fondi, problemi vostri'. I fondi li hanno messi nel bilancio ma arriveranno a marzo, molti di noi non hanno i soldi per pagare l'affitto, non hanno i soldi per andare avanti. Ci sono studenti che sono arrivati da altri paesi e che se sono costretti a tornare nel loro, tornano con il rischio di un processo per aver evitato la leva militare".

Francesco Capuano

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