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Attualità | 21 febbraio 2024, 15:36

Dopo gli anarchici, il Comune dà in concessione l'ex Asilo di via Alessandria. Annullato sopralluogo ad Aska

Lo stop all'ingresso nell'immobile di corso Regina per ragioni di sicurezza. Ricca (Lega): "Motivo annullamento divieto degli occupanti? Lo Russo chiarisca"

ex centro sociale occupato

Concessione per gli spazi dell'ex asilo di via Alessandria

Dopo la liberazione di Askatasuna, il Comune di Torino è al lavoro per ridare una nuova vita all'ex Asilo di via Alessandria. Palazzo Civico ha pubblicato negli scorsi giorni un bando per trovare un concessionario che voglia riqualificare e fare rinascere una struttura che fino al febbraio 2019 ospitava gli antagonisti. 

Associazioni senza scopo di lucro

Alla gara potranno partecipare associazioni senza scopo lucro, con l'obiettivo di restituirgli una destinazione socio-educativa. Chi si aggiudicherà l'ex Asilo, che ora versa in condizioni di profondo degrado, dovrà fare i conti con i vincoli imposti dalla Soprintendenza per la conservazione della facciata. 

Le condizioni

Il complesso di via Alessandria occupa una superficie complessiva di 3.500 mq: la concessione durerà da un minimo di sei anni ad un massimo di 20. Il canone commerciale annuale è di 55.600 euro: le domande per la concessione dell’ex asilo devono essere presentate entro il 22 aprile 2024.

Bene comune

E sempre per quanto riguarda la vecchia scuola di Aurora, su proposta di Sinistra Ecologista, la Circoscrizione 7 ha approvato una mozione per trasformare il giardino dell’ex Asilo Occupato, su modello di quanto annunciato per Askatasuna. L’idea è di avviare un percorso che porti alla firma di un patto di collaborazione condiviso per la gestione dello spazio tra le associazioni che operano sul territorio circostante.

Sopralluogo annullato

Il Comune ha invece annullato il sopralluogo dei consiglieri, all'interno dell'ex centro sociale di corso Regina Margherita 47, previsto per domani mattina alle 11.30. La motivazione? Motivi di sicurezza legati alla struttura.

"Mi chiedo - afferma il capogruppo della Lega Fabrizio Ricca, promotore della visita dentro Askatasuna - se il reale motivo dell’annullamento non sia da addebitare a un divieto che gli occupanti, magari ancora all’interno dello stabile, hanno espresso all’amministrazione". "Il sindaco - continua Ricca - ha il dovere di spiegare come stanno realmente le cose e di provvedere a organizzare il prima possibile un sopralluogo. Ora chiediamo immediatamente che gli ingressi della struttura vengano chiusi fino alla visita dei consiglieri comunali. Venerdì esporremo al ministro dell’Interno le nostre numerose perplessità su questa vicenda".

"Lanciamo un appello per dichiarare l’inagibilità della Sala Rossa e dell’Ufficio del Sindaco Lo Russo per questa ennesima gaffe e per il disastro compiuto su Askatasuna. Aver pensato di legalizzare l’eversione è da film horror ma è catastrofico pensare che il Pd abbia pensato che gli eversori si facessero legalizzare", denunciano Roberto Rosso e Marco Fontana, coordinatori provinciale e cittadino di Forza Italia .

"Abbiamo dato mandato a un legale di fiducia - dichiarano l'assessore regionale Maurizio Marrone, la Vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Augusta Montaruli e i consiglieri comunali Enzo Liardo e Ferrante De Benedictis - per inviare formale diffida al Sindaco Lo Russo a rispettare quanto messo nero su bianco suo questo atto pubblico, interrompendo immediatamente qualsiasi dialogo con i sedicenti cittadini amici degli antagonisti e deliberare per l'edificio un'altra destinazione davvero utile alla comunità".

Cinzia Gatti

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