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Cultura e spettacoli | 15 marzo 2024, 08:32

Torino è piombata indietro di 30 anni, ma va bene così: tutti sotto il palco dell'Hiroshima per i Karamamma [FOTO]

Successo di pubblico e tanta amarcord per il concerto benefico a favore dei Buffoni di corte e che celebrava "Siamo Tanti", il disco più noto della band torinese

Karamamma sul palco dell'Hiroshima mon amour

Successo di pubblico per il concerto dei Karamamma a Hiroshima mon amour

In un attimo Torino è precipitata indietro di 30 anni. Ma per una volta non è una cattiva notizia, anzi: grande successo di pubblico per la serata di ieri che ha visto salire sul palco di Hiroshima Mon amour una band torinese storica come i Karamamma.

Raccolta fondi per i Buffoni di corte

Nobile l'intento: raccogliere fondi per i Buffoni di corte, onlus che lavora sul territorio con i ragazzi disabili o fragili. Ma anche celebrare i 30 anni di "Siamo Tanti", il disco che forse più di tutti gli altri ha consacrato la band sulla scena cittadina e non solo.

In quegli anni, infatti, parlare di ska e di rock (ma trovare un'etichetta musicale da appiccicare sui Karamamma sarebbe ingeneroso, prima che impossibile) voleva dire rivolgersi alla ditta Caire-Jacomuzzi, oppure affidarsi ai Fratelli di Soledad di Bobo Boggio e Zorro Silvestri. Erano loro i due centri di gravità intorno ai quali orbitava la scena di genere, all'epoca. Più scanzonati i primi, più impegnati i secondi, ma alla fine la convergenza è stata evidente.

Effetto amarcord

La risposta, sotto il palco, è stata notevole: circa 400 persone hanno affollato il locale di via Bossoli, che come una macchina del tempo ha riportato tutti indietro agli anni Novanta. Il 1994, per l'esattezza. "E' bello rivedervi tutti - ha detto Stefano Caire, bassista della band - anche perché ora avete portato quasi tutti dei figli, con voi e quindi ci siamo moltiplicati". E in effetti, i capelli bianchi (quando ancora ci sono capelli) e le rughe, non sono mancate sotto il palco, ma nemmeno sopra. Segno di un effetto amarcord che però non è mai stato cullato dalla nostalgia. Ma è stato piuttosto improntato al divertimento, anche perché il ritmo è stato incalzante, i brani infilati in una scaletta senza tregua e le pause, pochissime, dedicate solo a ricordare chi non c'è più (Feiez, degli Elio e le storie tese), o ex componenti che spesso hanno proseguito la carriera in altre band (Ninja, con i Subsonica, ma anche Parpaglione e Senatore con gli Africa Unite, per citarne alcuni).

Ospiti e compleanni

E visto che festa doveva essere, oltre al compleanno dello stesso Caire (che ne ha "cantati" 50, ma sono qualcuno in più), sul palco si sono celebrati anche altri momenti da ricordare: a cominciare dalla presenza di tanti amici e colleghi dei Karamamma. Dai Rimozione, fondati proprio nel 1994 e ritenuti gli eredi dei Karamamma, a Roberta Magnetti, per tutti "Robertina", voce clamorosa e caposaldo della scena musicale torinese. E ancora Marco Goria con la sua armonica a bocca e - nel tripudio - anche Pietro Jacomuzzi, che del cantante dei Karamamma, Alberto, è il figlio e che si è esibito alla chitarra acustica.

Massimiliano Sciullo

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