Le "Utopie realiste" saranno protagoniste della quarta edizione di Biennale Tecnologia del Politecnico, dal 18 al 21 aprile a Torino. Nei quattro giorni di manifestazione saranno 120 gli eventi, 280 gli ospiti oltre a mostre, spettacoli e incontri con le scuole nelle 5 sedi. In aggiunta alla sede principale del Politecnico in corso Duca degli Abruzzi e al Castello del Valentino, gli eventi si terranno nel piazzale Duca d'Aosta, alle OGR e in Piazza San Carlo, oltre ad altre 20 sedi minori.
La prima edizione tenuta in primavera, dopo il cambio data rispetto alle precedenti, si aprirà con una festa la sera del 17 aprile al Politecnico. Il format "Una notte al museo" del Club Silencio sarà declinato nel tema dell'intelligenza artificiale, creando un percorso interattivo a tema universo tecnologico. L'intelligenza artificiale sarà ovviamente protagonista di numerose iniziative, tra cui un evento su ChatGPT con ospite Tito Boeri. Altri argomenti affrontati saranno la democrazia digitale, il futuro dell'ambiente, la sostenibilità urbana, le nuove tecnologie per la cura della persona, lo spazio, i progetti del PNRR - Next Generation EU e il futuro di arte e cultura.
Gli spazi di Piazza San Carlo saranno dedicati ad aprire il Politecnico ai cittadini, mettendo in piazza il lavoro di team studenteschi e mostrando ricerche e prototipi come moto da corsa elettriche, nano satelliti, droni e veicoli innovativi. "Tecnologia e società vivono un percorso comune - ha commentato il rettore del Politecnico Stefano Corgnati - È questo il vero senso del rapporto tra tecnologia e società, da sempre esplorato dalla nostra manifestazione: laddove si immagina un futuro migliore per tutti e per tutte, con uno sguardo attento soprattutto alle giovani generazioni, la tecnologia lo può progettare in forma reale e renderlo possibile. Quest'anno ci apriremo ancora di più alla città".
"È fondamentale il lavoro svolto in collaborazione tra la Biennale e la Città - ha dichiarato l'assessora alle politiche educative e giovanili Carlotta Salerno - La tecnologia è un grande tema vissuto spesso con paura e diffidenza dagli adulti, iniziamo a lavorare sul tema coi bambini e le bambine come un'opportunità da dominare e saper gestire. Declinare il tema di quest'anno in quello delle utopie realiste è importante per permettere alle ragazze e ai ragazzi di sognare".
"Perché parlare di utopie realiste? - si è chiesto durante la presentazione l'assessore regionale alle attività produttive Andrea Tronzano - Stiamo vivendo in un momento distopico, queste guerre e gli attentati recenti fanno pensare che stiamo andando verso una direzione sbagliata, ma come umanità non dobbiamo dimenticare che dobbiamo lavorare per il meglio, dobbiamo guardare al futuro con realismo utopista".