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Economia e lavoro | 18 aprile 2024, 11:09

Impianti fotovoltaici ed energia verde per i cittadini: la start up torinese Green Arms taglia il traguardo del milione di raccolta fondi

Si tratta del quinto round per l'azienda fondata a Nichelino nel 2019, che ha chiuso il 2023 con un fatturato superiore ai 4 milioni

pannelli fotovoltaici

Oltre un milione di euro raccolti da Green Arms, start up torinese che si occupa di energia sostenibile

Ha raccolto quasi 1 milione di euro la campagna di equity crowdfunding - in corso su  CrowdFundMe SpA, portale di crowdinvesting quotato su Borsa Italiana - di Green Arms, la startup innovativa che consente, a cittadini e imprese, di partecipare a progetti energetici di impatto ambientale positivo e da fonti di produzione 100% rinnovabili.

Si tratta della quinta raccolta fondi per l’azienda, fondata a Nichelino nel 2019, che finora ha raccolto complessivamente oltre 3 milioni di capitale da più di 200 investitori e che ha chiuso il 2023 con un fatturato consolidato superiore a 4 milioni.

Green Arms, che gestisce 31 impianti tra proprietari e per conto terzi (di cui 22 fotovoltaici e 9 idroelettrici), per un valore complessivo degli asset superiore ai 20 milioni e una potenza installata totale di circa 10 MW, propone un modello di investimento democratico, che permette a tutti di prendere parte a operazioni green, sostenendo l’ambiente e condividendo i guadagni.

Il business si basa, da un lato, sull’ acquisizione di impianti già allacciati e produttivi, con relativi incentivi (durata residua 8-10 anni) e, dall’altra, sullo sviluppo di nuovi impianti da fonti 100% rinnovabili. Rispetto al primo filone, la società ha concluso, a metà 2023, un accordo di acquisizione per un parco impianti fotovoltaico di 6,5 MW che si sta dirigendo alla conclusione e che porterà la struttura a poter contare su oltre 3 milioni di ricavi annuali aggiuntivi (almeno fino al 2030), oltre a incamerare attività lavorative di lungo periodo (gestioni, conduzioni, manutenzioni etc.). Rispetto al secondo, Green Arms ha avviato diversi progetti di sviluppo di nuovi impianti, in tutta Italia, che porterà avanti nell’arco del 2024 e del 2025. 

I suoi asset produttivi gli permettono di contare già oggi su ricavi ricorrenti e prevedibili in un’ottica di medio-lungo periodo, oltre a quelli derivanti dal futuro sviluppo delle sue principali linee di business: impianti messi a reddito tramite la gestione degli stessi e la vendita dell’energia, attività integrata di sviluppo di nuovi impianti per terzi e intermediazione specializzata nel collocamento e nell’ulteriore sviluppo di impianti esistenti e già allacciati. 

La società - che conta tra i suoi partner più importanti Energia Positiva (con cui condivide i fondatori), cooperativa che dal 2015 offre sul mercato un innovativo servizio di fornitura elettrica e di condivisione di impianti con oltre 1.350 soci su base nazionale - mira a condividere i risultati economici ricavati annualmente dalle sue attività con i propri investitori (obiettivo di rendimento nel periodo 2024-2028 in crescita dall’8 al 12% annuo), attraverso la distribuzione di dividendi in base alle performance registrate.

Quanto al mercato di riferimento, i target definiti per il 2030 a livello italiano ed europeo - ad esempio la copertura del 42,5% della domanda elettrica da fonti rinnovabili rispetto all’attuale 32% - presuppongono che, nei prossimi anni, il trend di crescita del settore sarà dirompente, soprattutto per il comparto del fotovoltaico, che soltanto nei primi nove mesi del 2023 ha già quasi eguagliato la crescita degli ultimi sei anni, arrivando ad un installato di 3,5 GW, contro i 3,6 GW del periodo compreso tra il 2015 e il 2021 (fonte GSE).

 

La campagna di equity crowdfunding su CrowdFundMe, che si concluderà il prossimo 23 aprile, oltre a servire per l’acquisizione del parco impianti fotovoltaico di 6,5 MW, punta a raccogliere risorse per sviluppare nuovi progetti, rafforzare la struttura societaria e preparare il terreno per una quotazione in Borsa nei prossimi quattro anni, al fine di rendere liquide e commerciabili le azioni (oggi ancora quote) detenute dai propri soci, con le conseguenti rivalutazioni.

Alberto Gastaldo, Co-fondatore: “Con l’esperienza di Energia Positiva abbiamo avuto la dimostrazione che in Italia le persone non solo hanno interesse per le rinnovabili ma, se correttamente stimolate con un servizio ad alto valore aggiunto, sono anche disponibili ad investire direttamente i propri risparmi nella crescita di questo settore specifico attraverso un modello di partecipazione “dal basso”. Perché la decarbonizzazione del sistema elettrico nazionale è una priorità che i cittadini, nonostante ancora tutte le resistenze esistenti, percepiscono in prima persona e su cui vogliono concretamente contribuire. Per questa ragione abbiamo deciso di lanciare Green Arms nel 2019, al fine di aggregare ancora più persone su questa mission e diventare una delle principali realtà su scala nazionale di aggregazione nel settore della produzione da rinnovabili. E la risposta dell’attuale campagna di raccolta ci dà ancora più fiducia per il futuro della nostra struttura”

Claudio Gastaldo, Co-fondatore: “L’innovatività e l’unicità del modello di Green Arms risiedono principalmente nella remunerazione dei suoi soci, che avviene su base annuale, per garantire un giusto premio a chi ha creduto nell’iniziativa, investendo in un progetto a lungo termine. I nostri soci sono premiati dalla redditività accantonata in questi anni, che dal 2024 comincerà ad essere distribuita (270 K€ nell’anno in corso; 1 milione nel biennio 2025-2026), dall’incentivo fiscale previsto dalla normativa che cesserà con il prossimo 31 luglio, dal rendimento derivante dal loro investimento superiore ai normali tassi di mercato e dalla futura rivalutazione delle quote al momento dell’approdo sul mercato regolamentato. La campagna in corso permetterà a Green Arms di avere le risorse finanziarie necessarie a cogliere le principali opportunità oggi presenti sul mercato, dallo sviluppo delle comunità energetiche alla realizzazione di nuovi impianti, fino al potenziamento e l’efficientamento (repowering) di impianti già esistenti, garantendo ai soci importanti rendimenti di lungo periodo. Se continuiamo, come stiamo già facendo, a coniugare partecipazione economica diretta di cittadini o imprese e sviluppo di nuove attività, siamo sicuri che la futura quotazione potrà essere di successo e concretizzarsi nell’arco dei prossimi 3-4 anni.” 

comunicato stampa

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