Il cantiere delle Serre Reali, oggetto del più importante tra gli interventi strategici dei Musei Reali di Torino, è in piena attività.
Gli eleganti padiglioni realizzati nei Giardini Reali inferiori nel primo Novecento, dopo aver ospitato per mezzo secolo il Museo di Antichità, si apprestano nei prossimi tre anni a diventare un nuovo polo dei servizi per il pubblico e per i dipartimenti del museo.
Gli edifici del complesso saranno rinnovati sia nell’architettura, a cui sarà restituita l’ariosa spazialità originaria, sia nelle componenti tecnologiche, che consentiranno di installare nuove funzioni e attività allineate ai moderni standard dei musei di oggi.
I lavori
Il programma di rifunzionalizzazione prevede servizi museali avanzati, spazi per conferenze ed eventi, sale per la didattica museale, depositi climatizzati e un laboratorio di restauro.
I modernissimi spazi e una nuova hall di ingresso ai Musei Reali, affacciata su Corso Regina Margherita, consentiranno di valorizzare specifici segmenti delle collezioni di arte e archeologia e di sviluppare attività insieme al quartiere e alle istituzioni del territorio, in un'ottica di maggiore integrazione tra museo e città.
La connessione tra Aurora e piazza Castello
Le vecchie Serre di Palazzo Reale ritroveranno finalmente il loro rapporto con i Giardini Reali che, collegando il quartiere di Aurora con Piazza Castello, diventeranno una vera passeggiata tra architettura e natura nel cuore della città, ospitando attività per giovani, famiglie e scuole con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale e naturalistico.
Il progetto e la sua presentazione
Finanziato da un fondo di 12 milioni di euro messo a disposizione dal CIPE – Piano Cultura e Turismo, il progetto è stato sviluppato dai Musei Reali insieme alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Torino e a un team di professionisti guidati dallo studio torinese Isolarchitetti con l’arch. Giovanni Durbiano.
La presentazione intende rendere conto al pubblico della programmazione del cantiere nei prossimi anni e condividere con la comunità l'ambizioso progetto di trasformazione.