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Viabilità e trasporti | 29 maggio 2024, 07:00

Salire in auto al Colle del Nivolet, d'estate sarà possibile anche la domenica. Il Gran Paradiso 'cambia strada' per ridurre il traffico

Da 20 anni la strada che collega Ceresole Reale al Colle del Nivolet è sempre stata chiusa, ma quest'anno si va oltre il progetto "A piedi tra le nuvole". Obiettivo raccogliere i dati per migliorare gli accessi futuri

Una immagine di repertorio del colle del Nivolet

Una immagine di repertorio del colle del Nivolet

Per tutta l'estate sarà possibile raggiungere il Colle del Nivolet in auto, anche di domenica. Negli ultimi 20 anni, grazie al progetto "A piedi tra le nuvole", la strada SP50 che raggiunge il valico da Ceresole Reale è stata chiusa alle auto ogni domenica di luglio e agosto, per limitare il traffico e il conseguente inquinamento.

Il Parco del Gran Paradiso 'cambia strada'

Ma quest'anno il Parco intende monitorare e misurare i flussi automobilistici, raccogliendo dati per avere una panoramica completa degli impatti su ambiente e fauna, per poter progettare una futura regolamentazione dell'accesso al Colle che si trova a oltre 2600 metri di altitudine.

La chiusura domenicale, come spiegato dal direttore del Parco Nazionale del Gran Paradiso Bruno Bassano, ha infatti portato a un'importante riduzione del traffico per un giorno la settimana, senza però arrivare a una vera e propria regolamentazione che favorisse la conservazione della fauna. L'obiettivo è quindi un cambio di strategia, per il quale sono però necessari due mesi di raccolta dei dati a pieno traffico.

Arrivare ad una vera riduzione del traffico

"L'obiettivo è un'effettiva riduzione del traffico, non solo momentanea - ha spiegato Bassano - Le ipotesi per il futuro sono ancora al vaglio e dovranno essere condivise con i diversi attori del territorio, come la città metropolitana di Torino, la Regione Valle d'Aosta e i comuni di Ceresole Reale e Valsavarenche, ma l'ipotesi più convincente è quella di vincolare gli accessi in base al numero di posti auto disponibili in quota. Se c'è una strada aperta al pubblico arriva un elevato numero di auto e di persone, ed è un problema del turismo che vivono tutte le aree protette naturali ma il turismo è anche un'occasione di sviluppo delle comunità locali. Per 20 anni ci siamo accontentati di queste misure, ora è il momento di avere dati completi sull'impatto degli accessi delle auto per proporre ai comuni una regolamentazione dell'accesso".

Per questa estate sono comunque previsti alcuni giorni di chiusura della strada al traffico, in occasione di eventi sportivi non competitivi, e in generale l'ente Parco intende trattare con GTT il potenziamento delle linee sulla tratta in questione.

 

Francesco Capuano

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