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Attualità | 05 agosto 2024, 14:19

La salute dei bambini "entra" in biblioteca: aperti due ambulatori alla “Carluccio” e alla “Primo Levi”

Grazie al progetto “Cultura di base nelle biblioteche” di Fondazione per l'Architettura, i bambini potranno essere visitati all'interno di spazi accoglienti e stimolanti

La salute dei bambini "entra" in biblioteca: aperti due ambulatori alla “Carluccio” e alla “Primo Levi”

Cultura, salute e benessere sono fattori interdipendenti, ancor di più quando si parla di bambini e ragazzi: è stata soprattutto questa consapevolezza, sempre più sviluppata, ad animare il progetto “Cultura di base nelle biblioteche” promosso dalla Fondazione per l'Architettura di Torino e avviato lo scorso 23 maggio.

Il progetto

Il progetto, realizzato in collaborazione con le Biblioteche Civiche Torinesi attuando una linea di indirizzo della Fondazione Compagnia di San Paolo, ha consentito a 2 pediatre di libera scelta di trasferire i rispettivi ambulatori all'interno delle biblioteche “Carluccio di via Monte Ortigara 95 (quartiere Pozzo Strada) e “Primo Levi di via Leoncavallo 17 (Barriera di Milano). Le dottoresse saranno a disposizione per due giorni a settimana fino a maggio 2025.

I piccoli pazienti verranno quindi visitati in ambienti stimolanti e accoglienti, con molteplici obiettivi, tra cui quelli di depotenziare lo stress dell'attesa, migliorare il benessere psicofisico, migliorare la relazione con il medico, generare sensazioni positive e offrire opportunità di crescita culturale. In questo percorso, l'architettura della biblioteca assume un ruolo fondamentale in quanto spazio multisensoriale.

Cultura e cura

La cultura, a proposito, diventa parte fondante del percorso di cura: “Da sempre - sottolinea la presidente della Fondazione per l'Architettura di Torino Gabriella Geddasiamo attenti alla valorizzazione di progetti che investono sul concetto di umanizzazione dei luoghi attraverso l’architettura, intesa come apportatrice di bellezza e di benessere. La stessa concorre alla cura, diventando parte integrante di un percorso terapeutico e migliorando la vita delle persone e delle comunità”.

Il sostegno delle istituzioni

L'iniziativa ha ricevuto il sostegno delle istituzioni locali: “La sinergia tra salute e cultura – ha sottolineato l'assessora alla cultura della Regione Piemonte Marina Chiarelli - rappresenta un passo avanti significativo nella concezione degli spazi medici, offrendo un modello che potrà essere replicato in altre realtà”.

Questo progetto - ha aggiunto la pari grado della Città di Torino Rosanna Purchia - arricchisce l’offerta di servizi della nostra comunità e offre ai pazienti e alle loro famiglie la possibilità di scoprire il ricco patrimonio culturale della nostra Città”.

Marco Berton

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