Il concerto dei Massive Attack, evento che chiuderà la prima edizione del nuovo format del Todays Festival, curato da Fondazione Reverse, si aprirà con una manifestazione organizzata da "No Todays alla Confluenza", contro l’amministrazione della Città di Torino, sulla scelta della location. La sigla rappresenta Potere al popolo, ma anche OST Barriera, Ecoresistenze per Cambiare Rotta, Salviamo il Paesaggio — Torino, Gruppo Alberi Urbani, Comitato Difesa del Parco della Pellerina, Assemblea Pellerina No Ospedale nel Parco, Cambiare Rotta Torino, OSA Torino, Circolo L'Aquilone Torino Legambiente, Legambiente Metropolitano Torino e area metropolitana, Associazione Ecopolis, Salviamo i prati, Comitato Dora Spina Tre, Salviamo il Meisino, NO TAV — Torino&Cintura, Toroller Collective, Friday For Future — Torino.
A una settimana dal concerto più green
La musica della band simbolo del trip hop inglese, arriva a Torino a una settimana da quello che è stato definito, almeno nelle intenzioni, “il concerto più ecologico di sempre”. Dal titolo “Act 1.5”, ha visto la messa in scena nella loro Bristol di uno spettacolo interamente alimentato a energia rinnovabile, con navette elettriche per portare il pubblico nell’area del concerto, dove non c’era nessun parcheggio e dove non è stata servita carne. La band inglese è anche artefice del piano 2021 per l’industria musicale per ridurre le emissioni di carbonio e creare un modello sostenibile per la musica dal vivo.
La protesta
Curioso il fatto che il loro appuntamento torinese sarà aperto da contestazioni che vertono proprio su tematiche legate all’ambiente. A essere presa di mira è la scelta di realizzare il concerto all’interno del Parco della Confluenza, area verde contigua al Meisino che, come riporta la nota degli organizzatori, "comprende una zona di protezione speciale tutelata a livello europeo per la varietà e la rarità di flora e fauna”.
"Vogliamo far arrivare il messaggio alla band"
E tra le intenzioni c’è quello di far arrivare il messaggio anche ai Massive Attack: “sappiamo essere molto attenti a queste tematiche e ci piacerebbe prendessero parola su questo tema”.
"I parchi e le aree verdi della nostra città non devono essere considerati come qualcosa di inutile perché non portano soldi, e quindi come qualcosa da sfruttare e da mettere a valore - scrivono i manifestanti -. Basta con questa politica dei grandi eventi e delle grandi opere che arricchisce solo alcuni a discapito dell’ambiente e della maggioranza della popolazione.”
"Questo grande evento - si legge nella nota - è stato imposto ad un quartiere senza nessun coinvolgimento da parte dei residenti e che per un mese intero sequestrerà il parco bloccando strade e vie ciclabili sarà anche responsabile di un grave impatto ambientale ed ecologico sulla fauna selvatica. Tutto questo con il consenso dell’Ente di Gestione delle Aree Protette del Po Piemontese, che dovrebbe proteggere queste zone naturali e che invece ha permesso questa manifestazione musicale con una Valutazione d’Incidenza Ambientale resa pubblica appena sei giorni prima del suo svolgimento."
Contestate le scelte dell'amministrazione
Il fronte dei manifestanti contesta in particolare l'amministrazione cittadina capofila del progetto Todays con Fondazione per la Cultura Torino e con il sostegno di Fondazione Compagnia San Paolo, in partnership con Iren e in collaborazione con Hangar Piemonte.
"Vogliamo che questi concerti vengano spostati in aree ove non abbiano alcuna incidenza per l’Ambiente e per la popolazione, per questo continueremo a protestare contro questa edizione del Todays e contro tutte le prossime edizioni che dovessero essere riconfermate in questo parco o in altre zone come questa con impatto sociale e ambientale.”
La manifestazione, aperta a “tutti i comitati, organizzazioni, associazioni politiche e ambientaliste, a tutti i cittadini sensibili a questo tema” è stata organizzata per lunedì 2 settembre alle ore 17 in piazza Sofia, lato Parco.