Danza, canto e parole sono gli elementi chiave di "Tra palco e realtà", lo show presentato da Klaudia Pepa e Garrison Rochelle, ma con protagonisti giovani e giovanissimi talenti, che sabato 19 ottobre alle 20.30 arriverà al Colosseo dopo il successo ottenuto nella scorsa stagione nei teatri di tutta Italia.
Uno show dinamico, coinvolgente ed esplosivo, che vede protagonisti tanti giovani artisti insieme alle loro storie. Nomi d’eccezione molto amati dal pubblico più giovane, la maggior parte provenienti dal panorama dei talent italiano, da Amici a Tu si que vales, ma anche dalla tv, dal musical, dai social network e dalla discografia. Un mix di talento, emozioni e racconti di vita vera.
La conduzione è affidata a due "big": la ballerina e coreografa Klaudia Pepa, che ricordiamo in Open di Daniel Ezralow e in alcune edizioni di Amici, e Garrison Rochelle, famoso coreografo, volto storico di Amici di Maria de Filippi e protagonista, l'anno scorso, del musical Saranno Famosi. Tra i nomi dei talenti che si esibiranno nella tappa torinese ci saranno Deborah Iurato, Carola Puddu, Miguel Wave, Nicholas Borgogni, Maddalena Svevi, Rita Pompili e Martina Giovagnin.
A raccontare lo show a Torino Oggi è però proprio KLAUDIA PEPA.
Cosa ci racconta di questi ragazzi?
Sono giovani, o giovanissimi, e vengono quasi tutti dai talent televisivi, in particolare da Amici. Ma ci sono anche star del web. In comune hanno il talento: ballerini e cantanti ognuno con una sua storia particolare. Alcuni di loro fanno soltanto qualche tappa del tour, altri sono sempre presenti, ma il pubblico sicuramente ne riconoscerà molti: c'è chi come Deborah Iurato ha alle spalle molte esperienze, come la partecipazione a Sanremo, altri sono appena usciti dal talent.
Come vi è venuta l'idea di uno spettacolo che unisce performance e parole?
Ogni interprete si presenta sotto due vesti, quella di artista che si esibisce in perfomance di danza, canto o altra forma d’arte e quella di persona che racconta i propri sogni, le aspettative, gli obiettivi raggiunti, i suoi punti di forza ma anche le sue fragilità, le sue difficoltà e le sue rinunce. C'è una prima parte di talk show, diciamo, e una seconda con le esibizioni. Quando parlano, i ragazzi si dimostrano come quello che sono: persone con un talento, ma che hanno debolezze, fragilità, storie che vanno al di là della loro arte. L'idea è di far uscire il loro mondo interiore.
Quanto c'è, in questo show, dei talent televisivi e del loro format?
Tutto. Questo è un format televisivo portato in teatro. La magia qui è la vicinanza con il pubblico, l'interazione con le persone, il confronto con chi ci guarda.
Cosa vi aspettate dal pubblico torinese?
Io sono stata qui almeno due volte in passato e sono sempre rimasta colpita dal pubblico super caloroso. Sono sincera: a Torino non me lo aspettavo, in Italia si parla sempre così del Sud e si considerano freddi gli spettatori del Nord, invece l'impatto qui è stato "Wow". Quindi adesso credo e spero di trovare un pubblico altrettanto caloroso. Se vengono a vederci solo i giovani? Non saprei, a me piacerebbe un pubblico eterogeneo, di tutte le età, fatto da persone che hanno la curiosità di conoscere i nostri artisti.
Un invito che vuole rivolgere agli spettatori?
Il nostro show è un varietà, ci sono emozioni intrecciate, c'è una grande passione. Spero che il pubblico che verrà a teatro si emozioni con noi e si diverta.