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Cultura e spettacoli | 10 novembre 2024, 07:09

Tra storia e curiosità, tutti i viaggi di Napoleone a Torino

Sapete quando avvennero e quali furono le ragioni?

Tutti i viaggi di Napoleone a Torino

Tutti i viaggi di Napoleone a Torino

Tra il 1800 ed il 1814 Torino fu, a tutti gli effetti, una città francese. A cavallo di questo lasso di tempo, Napoleone Bonaparte vi compì numerosi viaggi: ben sei, tra il 1797 ed il 1807.

Nel 1797, diretto dall'Italia verso il congresso di Rastadt in Germania, transitò per il Piemonte: giunse prima a Novara, dove venne accolto ed omaggiato dalla guarnigione della città, e successivamente partì alla volta di Torino, dove venne ospitato dell'ambasciatore di Francia presso l'hotel d'Angleterre in via Santa Teresa.

Il 26 giugno del 1800 Napoleone, reduce vittorioso dalla battaglia di Marengo, fece ritorno a Torino con l'intento di istituirvi una commissione provvisoria di governo annettendo il Piemonte alla Francia. Fece abbattere le porte e gran parte dei bastioni della città, risparmiando solamente la Cittadella, dove si fermò per alcune ore.

Nell'aprile del 1805, durante il viaggio con la consorte Giuseppina alla volta di Milano per incoronarsi re d'Italia con la corona ferrea dei Longobardi, Napoleone passò da Torino e vi si fermò per diversi giorni, dal 18 al 29 aprile, alloggiando alla Palazzina di Caccia di Stupinigi. In quella occasione, visitò numerosi luoghi del capoluogo sabaudo: Cascina La Generala (l'attuale casa circondariale Ferrante Aporti), il castello e la villa Roasio di Moncalieri, la Basilica di Superga, Vigna Bossola (l'attuale villa Veglia), Torre Bert, Vigna di Madama Reale, università, Palazzo Reale, la Cittadella, l'Arsenale, il Liceo (oggi non esiste più), e ilPalazzo di Città.

Nel luglio dello stesso anno, visitò Basse di Stura, Palazzo Reale, il Duomo, il teatro Regio e la Porta di Moncenisio.

Nel novembre del 1807, rientrando da un viaggio presso le province venete appena acquisite, fece nuovamente ritorno a Palazzo Reale e, a dicembre di quell'anno, tornò presso il Teatro Regio, la Cittadella e l'Arsenale.

Sempre nel 1807, Napoleone concesse l'autorizzazione ad erigere a sue spese un nuovo ponte sul fiume Po, in sostituzione di quello in legno e pietra che fu danneggiato da una piena (il ponte della Gran Madre).

Sono numerosissimi i testi che dimostrano i viaggi di Napoleone a Torino.

Ad esempio, presso la Biblioteca di Palazzo Cisterna, sono presenti "Histoire de Bonaparte", "Histoire de Napoleone et de la grande Armee", e "Napoleon devant ses contemporains". Per ciò che concerne, invece, le pubblicazioni moderne, tra di esse sono da annoverare "Il Napoleone in Italia", "Le note del Martinel", "Napoleon Bonaparte", "Le premiere campagne d'Italie" e "Napoleone e il Piemonte". Tra le pubblicazioni storiche vi è "Torino Napoleonica" di Alberto Viriglio e "Napoleone in Piemonte" di Mauro Minola. C'è la "Capitolazione tra la Repubblica francese e il Re di Sardegna", stipulata a Milano il 28 giugno 1798 e la canzone rivoluzionaria "Campana a martel pr'i piemonteis", firmata da Edoardo Calvo nello stesso anno.

Federica De Castro

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