In Regione Piemonte i genitori separati e divorziati in difficoltà e le famiglie in situazione di svantaggio economico e sociale, potranno contare su 2,5 milioni di euro all’anno (in totale 7,5 milioni sulle annualità 2025, 2026, 2027) per ottenere un aiuto nel trovare una casa in affitto o mantenere la propria casa di proprietà nel caso di difficoltà a pagare il mutuo.
A darne notizia è l’assessore regionale alle Politiche sociali e della Casa Maurizio Marrone, che chiarisce: “Particolare attenzione nella distribuzione sul territorio di queste risorse la dedichiamo ai padri separati che perdono la casa, così da salvarli dalla strada in un momento già difficile di fragilità psicologica”.
Il funzionamento
I cittadini interessati dovranno recarsi presso gli sportelli delle Agenzie Sociali per la Locazione (ASLo) costituiti presso i comuni e fare domanda per accedere alla misura della Regione Piemonte.
Il compito delle ASLo è infatti quello di promuovere, la sottoscrizione di contratti di locazione a canone concordato, mettendo in contatto i proprietari degli alloggi con i genitori separati e divorziati in difficoltà e le famiglie in condizioni di svantaggio economico e sociale, assegnando un contributo a fondo perduto per i proprietari, e sostenendo inoltre le famiglie a mantenere la proprietà della prima casa di abitazione, mediante la concessione di contributi a favore dei mutuatari in difficoltà nel pagamento delle rate del mutuo per sopravvenute (e temporanee) situazioni che incidono negativamente sulla situazione economica del nucleo familiare, destinando a tale misura risorse proprie del bilancio regionale.
Requisiti necessari
Per accedere alla misura è necessario
1. essere in possesso della cittadinanza italiana o di un paese dell’unione europea o per coloro non appartenenti all’unione europea, possesso di un regolare permesso di soggiorno;
2. indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non superiore a 26.000 euro;
3. residenza anagrafica o attività lavorativa da almeno un anno nel Comune sede di agenzia o nei Comuni appartenenti al medesimo ambito territoriale così come definito della D.G.R n. 21-8447 del 22 febbraio 2019, previo accordo tra i Comuni;
4. non titolarità da parte del richiedente o degli altri componenti il nucleo anagrafico, dei diritti esclusivi di proprietà, usufrutto, uso e abitazione su uno o più immobili di categoria catastale A1, A2, A7, A8, A9, ubicati in qualunque località del territorio nazionale o su uno o più immobili di categoria catastale A3, ubicati sul territorio della provincia di residenza;
5. per i giovani di età inferiore ai 35 anni che intendono costituire un nuovo nucleo familiare, si fa riferimento al valore ISEE di ciascuno dei nuclei familiari di provenienza che deve rispettare il limite previsto.
6. genitori legalmente separati o divorziati che, per effetto della sentenza o accordo omologato ai sensi della normativa vigente, non abbia la disponibilità della casa coniugale di cui sono proprietari.
Il sistema degli incentivi
L'iniziativa comprende:
a) contributo a fondo perduto per i locatari così definito:
-otto mensilità del canone per locatari con ISEE inferiore a 6.400,00 euro;
-sei mensilità del canone per locatari con ISEE da 6.400,01 fino a 10.600,00 euro;
-quattro mensilità del canone per locatari con ISEE da 10.600,01 fino a 26.000,00 euro;
b) contributo a fondo perduto per i proprietari dell’immobile concesso in locazione così definito:
-1.500 euro per contratto di durata 3 anni +2
-2.000 euro per contratto di durata 4 anni +2
-2.500 euro per contratto di durata 5 anni +2
-3.000 euro per contratto di durata 6 anni +2
c) Il contributo a fondo perduto per i mutuatari è così definito:
-dodici rate mensili per mutuatari con ISEE inferiore a 6.400,00 euro;
-nove rate mensili per mutuatari con ISEE da 6.400,01 fino a 10.600,00 euro;
-sei rate mensili per mutuatari con ISEE da 10.600,01 fino a 26.000,00 euro.