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Economia e lavoro | 30 maggio 2025, 11:15

Stellantis, Bombardieri (Uil): “Il nuovo ad Filosa porti Mirafiori fuori dalla cassa integrazione”

La crisi dell’auto colpisce oltre 5000 imprese metalmeccaniche artigiane a Torino e provincia, con oltre 22mila dipendenti

Il segretario generale Uil, PierPaolo Bombardieri

Il segretario generale Uil, PierPaolo Bombardieri

Le aspettative con il nuovo ad sono sempre le stesse: che ripartano le produzioni e che si esca dalla cassa integrazione, soprattutto a Mirafiori”. Lo ha detto in occasione della giornata conclusiva dell'assemblea nazionale Artigianato Uil il segretario generale Uil, PierPaolo Bombardieri, ospite al Museo dell’automobile. “Apprezziamo che sia stata Torino la prima visita in Italia, ma chiediamo un incontro per conoscere progetti e strategie per il futuro di Stellantis”.

Contratti pirata e rinnovi 

Lotta a contratti pirata e per la rappresentanza sono gli altri due temi centrali. “Ne va anche della sicurezza dei lavoratori - aggiunge Bombardieri -, ma dopo le dichiarazioni di Confindustria ci aspettiamo ora che seguano comportamenti conseguenti”.

Proprio la rappresentanza influisce sui tanti contratti che non approdano al rinnovo. “A cominciare da quello dei metalmeccanici, molto significativo qui a Torino. Vorremmo che quando si ragiona di produttività si parlasse non solo di riduzioni del costo del personale, ma anche di investimenti e innovazione da parte delle aziende”.

Tocca il Piemonte anche la situazione dell’ex Ilva. “Abbiamo chiesto al governo di intervenire. Se si spegne l’ultimo forno, Ilva chiude. La produzione di acciaio in questo Paese è un asset strategico e ognuno deve fare la propria parte”.

Il settore in numeri

Sono 10.641 le imprese metalmeccaniche artigiane con 46mila dipendenti, pari al 46,3% del totale delle imprese piemontesi. A Torino sono 5116 (oltre il 50% del totale), con oltre 22mila dipendenti. Nel 2024 gli ammortizzatori sociali di settore sono intervenuti a Torino con 14,5 milioni di euro in Piemonte (7,2 milioni a Torino).

Boom della cassa “ma non siamo abituati”

L’artigianato in Piemonte è molto toccato dalle difficoltà automotive: siamo estremamente preoccupati - dice Mauro Casucci, coordinatore regionale Uil artigianato -. Servirebbe un rilancio del settore che possa dare ossigeno a questa miriade di piccole imprese, dando sostegno al reddito a un settore che non è abituato alla cassa integrazione. È solo da una decina di anni che la diamo, anche nella moda e nel tessile".

Si tratta di un settore poliedrico, economicamente forte e con tanti lavoratori - conclude - e dobbiamo rimanere al loro fianco”.

Sul referendum, “quando c’è un voto è un dovere civico andare a votare. C’è gente che ha dato la vita. La nostra risposta è articolata - conclude Bombardieri -: votiamo sì sui quesiti del Jobs act e sulla sicurezza. Sul resto lasciamo libertà di coscienza”.

Massimiliano Sciullo

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