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Politica | 04 giugno 2025, 19:49

Circoscrizione 4, scoppia la polemica di Fratelli d'Italia dopo la bocciatura dell'intitolazione di una via a Sergio Ramelli

In aula esposto uno striscione con la scritta "Sergio Ramelli vive"

Circoscrizione 4, scoppia la polemica di Fratelli d'Italia dopo la bocciatura dell'intitolazione di una via a Sergio Ramelli

Scoppia la polemica dopo il respingimento, da parte del Consiglio della Circoscrizione 4, a maggioranza di sinistra, del documento presentato dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia che chiedeva l’intitolazione di una via, piazza o area pubblica a Sergio Ramelli, nel cinquantesimo anniversario della sua tragica scomparsa.

Sergio Ramelli, giovane studente milanese e militante del Fronte della Gioventù, è stato vittima negli anni di piombo di un’aggressione politica che lo ha portato alla morte a soli 18 anni. La proposta dei consiglieri di Fratelli d'Italia, Raffaele Marascio e Luca Maggia, aveva l’obiettivo di ricordare questo tragico evento come monito contro ogni forma di violenza ideologica e intolleranza.

Durante la seduta di oggi, in segno di protesta per la bocciatura del documento, il gruppo di Fratelli d’Italia ha esposto in aula uno striscione con la scritta “Sergio Ramelli vive”, per sottolineare come la memoria non possa essere cancellata da un voto.

Respingere questa proposta significa ignorare una lezione importante che la storia ci ha lasciato. Sergio Ramelli è una vittima dell’odio politico, una tragedia che ancora oggi ci deve insegnare quanto sia pericoloso lasciar crescere tensioni e intolleranze. Onorare la sua memoria non è solo un gesto simbolico, ma un dovere civile che serve a contrastare ogni forma di violenza ideologica, soprattutto in un momento in cui purtroppo assistiamo a un clima crescente di odio politico”, dichiarano Raffaele Marascio e Luca Maggia.

"Il voto contrario della maggioranza di sinistra dimostra che il clima di divisione ideologica non è affatto superato. Noi continuiamo a credere nella necessità di una memoria condivisa, che riconosca tutte le vittime della violenza politica senza distinzioni di parte. ‘Sergio Ramelli vive’ è più di uno striscione, è un richiamo forte a non lasciar cadere nel silenzio queste vicende, e a lavorare per una vera pacificazione", concludono.

comunicato stampa

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