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Cultura e spettacoli | 12 giugno 2025, 15:27

Alice Neel e Piotr Uklański: gli artisti della nuova stagione autunnale alla Pinacoteca Agnelli

Da venerdì 31 ottobre, in contemporanea con Artissima e con l’art week torinese 2025, fino a lunedì 6 aprile 2026

Alice Neel e Piotr Uklański: gli artisti della nuova stagione autunnale alla Pinacoteca Agnelli

La Pinacoteca Agnelli annuncia la propria programmazione espositiva per l’autunno 2025, che da venerdì 31 ottobre, in contemporanea con Artissima e con l’art week torinese 2025, sino a lunedì 6 aprile 2026 presenta al pubblico due nuovi progetti espositivi inediti: la prima grande personale italiana dedicata a Alice Neel (Marion Square, PA, 1900 - New York, 1984) I Am the Century e il progetto espositivo di Piotr Uklański (1968, Varsavia, Polonia) Faux Amis, parte di Beyond the Collection, che prevede inoltre  due interventi al Museo di Anatomia Umana Luigi Rolando e al Museo della Frutta Francesco Garnier Valletti di Torino.

ALICE NEEL. I Am the Century
Prima retrospettiva in Italia dedicata all’artista americana Alice Neel (Marion Square, PA 1900 - New York 1984), una delle più significative pittrici del XX secolo. Alice Neel. I Am the Century è curata da Sarah Cosulich e Pietro Rigolo, e offre una prospettiva coinvolgente sull’opera dell’artista mettendo in luce il suo sguardo pionieristico e il suo interesse verso l’umanità in tutte le sue forme. Alice Neel è una delle grandi pioniere del 1900, pittrice rivoluzionaria il cui approccio alla ritrattistica ha toccato - molto in anticipo rispetto ai tempi in cui è vissuta - fondamentali questioni umane, sociali e politiche. Grazie al suo stile pittorico unico, caratterizzato da un modo spontaneo, ma anche preciso, di trasmettere la natura e il profondo carattere dei suoi modelli, il lavoro di Alice Neel ancora oggi influenza generazioni di artisti. Fondendo realismo e surrealismo, con uno sguardo severo e pennellate enfatiche, Neel è riuscita a leggere l’animo umano nelle sue pieghe più nascoste. Seguendo una linea temporale cronologica che abbraccia sette decenni del 20esimo secolo, I Am the Century alla Pinacoteca Agnelli approfondisce l’idea di Alice Neel come “cronista della vita” e dei suoi dipinti quali rappresentazioni della “commedia umana”. Strutturata in sei capitoli che si intrecciano con la sua biografia, il progetto evidenzia la relazione unica dell’artista con i soggetti e le loro storie di vita, dalla nascita alla morte, attraverso la crescita fino all’età adulta, lo sviluppo della sessualità, la creazione di relazione e legami, ma anche la formazione di una coscienza civica e politica. La mostra indaga l’evoluzione dello stile dell’artista nel tempo, enfatizzando indirettamente come la sua pratica rivoluzionaria si confronti con i canoni storico artistici della ritrattistica e con la tradizionale prospettiva maschile, di cui si trova rappresentazione anche all’interno della Collezione Permanente della Pinacoteca Agnelli.
 

PIOTR UKLAŃSKI. Faux Amis
Pinacoteca Agnelli presenta un nuovo capitolo del programma Beyond the Collection dedicato alla Collezione Permanente del Museo attraverso il progetto espositivo di Piotr Uklański. La mostra Faux Amis, all’interno dello Scrigno della Pinacoteca, si completa con due interventi dell’artista presso il Museo di Anatomia Umana Luigi Rolando e il Museo della Frutta Francesco Garnier Valletti a Torino. Invitato a proporre un progetto di interazione con la Collezione Permanente della Pinacoteca, l’artista polacco sceglie di interagire con l’intero spazio dello Scrigno, in un gioco – a tratti provocatorio - di assonanze, rimandi e relazioni con le sue opere pittoriche, installative e fotografiche. Il titolo della mostra Faux Amis (falsi amici), espressione francese che descrive due parole che, in lingue diverse, suonano simili ma hanno significati molto differenti, anticipa come Uklański contrapponga le sue opere a quelle di Bernardo Bellotto, Henri Matisse, Pierre-Auguste Renoir, Antonio Canova ed Edouard Manet. L’artista delinea similitudini che spesso si basano sul genere pittorico e su richiami formali e iconografici, rimandando a letture della storia complesse e stratificate. Con un approccio da lui stesso definito “cannibalistico”, Uklański setaccia la storia dell’arte e trova sostentamento in secoli di arte prodotta da artisti e artiste che lo precedono. Faux Amis sottolinea il ruolo dello studio e della conoscenza della storia dell’arte nelle pratiche contemporanee e presenta inaspettati punti di vista sui capolavori della Collezione Permanente. La mostra si estende fuori dalle mura della Pinacoteca e include due interventi dell’artista presso due istituzioni torinesi: il Museo di Anatomia Umana Luigi Rolando e il Museo della Frutta Francesco Garnier Valletti nel quartiere di San Salvario. Adottando un approccio alla storia della scienza simile a quello utilizzato nei confronti della storia dell’arte per la Pinacoteca Agnelli, Uklański mette in relazione la collezione anatomica del Museo con un gruppo di opere che fa riferimento alla corporeità umana e al simbolismo del sangue. Al Museo della Frutta, invece, caratterizzato da centinaia di riproduzioni in cera di specie e tipologie diverse di mele, pere, tuberi e ortaggi realizzati dallo scienziato botanico Francesco Garnier Valletti, le rappresentazioni tridimensionali di varietà di frutta entrano in dialogo con le nature morte di Uklański, a loro volta fantasmi di dipinti che oggi possono essere solo immaginati.
 
Per info: www.pinacoteca-agnelli.it 

redazione

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