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Eventi | 12 giugno 2025, 10:40

“L’Arte della persona”: il teatro e la mindfulness per chi si prende cura degli altri

Un progetto gratuito per insegnanti, operatori sanitari e caregiver, ideato da LabPerm Aps e sostenuto dall’8xmille dell’Unione Buddhista Italiana, per contrastare il burnout e ritrovare equilibrio attraverso il lavoro di gruppo.

Foto di Katerina May- tramite unsplash

Foto di Katerina May- tramite unsplash

“L’Arte della persona - Caregivers”. Come ci si prende cura di chi si prende cura?” è un progetto di LabPerm Aps (Laboratorio Permanente di ricerca sull’Arte dell’Attore, promosso in partenariato con InCreaSe - Innovation Creativity Setting e ITER - Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile, che si rivolge ai “professionisti della cura”: il percorso, sostenuto dall'8xmille dell’Unione Buddhista Italiana, è stato completamente gratuito per i partecipanti,

     “L’Arte della persona” ha coinvolto oltre 30 professionisti della cura, con una partecipazione intergenerazionale, dai 30 ai 70 anni: due i cicli di incontri svolti -uno dedicato agli insegnanti e l'altro ai caregivers, infermieri, operatori, psicologi, esperti in discipline olistiche-, pensati con l'obiettivo di sostenere le professionalità della cura, proteggerle dai burnout e fornire loro nuove metodologie per lavorare su di sé e con gli altri, in particolare attraverso gli strumenti del teatro e della mindfulness.

    Un progetto per imparare ad affrontare le difficoltà che attraversano la vita lavorativa di chi “si prende cura”: le chiavi del percorso sono la condivisione, lo scambio e la consapevolezza che la “forza del gruppo” può cambiare in positivo il nostro modo di lavorare e di essere, qualunque sia il nostro mestiere.

    I professionisti della cura hanno lavorato in particolare sulle proprie fragilità e sul dolore che devono affrontare tutti i giorni, potenziando le proprie soft skills e migliorando il proprio modo di aiutare gli altri. Perché nessuno deve sentirsi solo e restare schiacciato dalla “sindrome di Sisifo” (ovvero portare costantemente un enorme “peso”) che attanaglia i caregivers.

    Agata Carollo, insegnante, ha raccontato così il percorso: “L'uso libero e creativo del corpo, la mindfulness e le altre pratiche hanno attivato in me un'importante trasformazione. La modalità drammaturgica, in particolare, nello spazio della performance, ha consentito di riappropriarmi di una parte più autentica di me, di portarla in scena e poi di sentirmi più libera e ottimista. Il confronto tra i partecipanti è stato guidato con empatia, capacità di analisi, parole e gesti gentili e catartici”.

    “Domenico, Marta e gli altri conduttori ci hanno guidato con garbo e saggezza a scoprire quelle parti di noi che spesso rimangono nascoste -ha ribadito Sara Bertorello, che a sua volta lavora con la mindfulness, l’educazione consapevole e lo yoga-. Incontro dopo incontro ho raggiunto una maggiore fiducia nelle mie risorse interiori e una maggiore conoscenza delle mie sfumature e vulnerabilità. Il gruppo, tutte persone che si sono incontrate e aperte, ha dato un valore aggiunto al percorso: auguro ad ogni persona che fa un lavoro di Cura di trovare uno 'spazio' come questo, perché fa bene al cuore e all’anima”.

    Giovedì 19 giugno, alle ore 19.00 nella chiesa sconsacrata di San Pietro in Vincoli, gli ideatori del progetto, i formatori, i partner e i partecipanti, insieme ai loro ospiti, si confronteranno in un incontro aperto al pubblico sulle pratiche svolte e i risultati ottenuti, lanciando così nuove sfide. Come le parti sociali che si occupano delle fasce deboli possono allearsi e consolidarsi? Come contrastare la fragilità delle persone che coprono questi ruoli? Come integrare i saperi e costruire nuove identità di caregivers capaci di cooperare e superare le crisi?

Gli interventi della serata:
* Domenico Castaldo e Marta Laneri, formatori del LabPerm, conduttori
* Rev. Elena Seishin Viviani, vicepresidente dell'Unione Buddhista Italiana 
* Emilia Caizzo - formatrice di InCreaSe ed esperta di mindfulness, curatrice dei laboratori
* Giulia Berardo - direttivo di InCreaSe, associazione partner di progetto
* Paola Botta - Scuola Centro Civico, parte di ITER-Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile, partner di progetto
* Annalisa Patruno - psicologa
Saranno presenti Ramona Giancaspero - assessorato alla Cultura del Comune di Torino e Chiara Bobbio - direzione della Divisione Cultura, Archivio, Musei e Biblioteche del Comune di Torino

Per interviste a Marta Laneri o Domenico Castaldo di LabPerm, www.labperm.it, Massimo Acanfora 329 1376380).

Il progetto “L’Arte della persona – Caregivers” è sostenuto dall'8xmille di Unione Buddhista Italiana

Grazie alle firme 8xmille, l’Unione Buddhista Italiana sostiene ogni anno progetti a favore della pluralità e della responsabilità sociale, selezionati tramite il Bando Umanitario in coerenza con il principio dell’interdipendenza e del prendersi cura alla base del pensiero buddhista: nel mondo in cui viviamo ogni essere senziente è collegato e agendo su uno di essi, si agisce a favore dell’intera collettività. Il tema scelto per il Bando Umanitario 2024 è il “Diritto alla Cura”: i progetti selezionati hanno in comune l’attenzione alla cura che include l’aspetto fisico, emotivo e spirituale di ogni essere senziente. Alcuni esempi: interventi per ridurre la sofferenza della malattia e del fine vita; formazione di operatori sanitari e caregiver sull’umanizzazione della cura; promozione della dignità di ogni individuo e riconoscimento del diritto di cura, con particolare attenzione alle categorie più fragili (bambini, anziani, animali).

I progetti beneficiari sono disponibili sul sito https://8xmilleunionebuddhista.it/

Come funziona l’8xmille? Attraverso la dichiarazione dei redditi, è possibile destinare l’8xmille a una confessione religiosa o allo Stato. Non è una tassa in più ma una quota già inclusa nel totale dei redditi IRPEF: in mancanza della firma che esprime una preferenza, il totale delle quote non espresse va ripartito in proporzione alle preferenze di chi invece ha firmato. Firmare per l’8xmille significa dunque esprimere la propria scelta e un proprio diritto.

comunicato stampa

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