Sabato 21 e domenica 22 giugno per iniziativa dell’associazione “Monte Chaberton - 515ª Batteria G.a.F.” è in programma la commemorazione storica della Battaglia delle Alpi del giugno 1940. L’associazione che organizza l’evento è nata con lo scopo di promuovere studi e ricerche storiche riguardanti gli eventi bellici del giugno 1940 in Alta Valle di Susa, in particolare i fatti che videro protagonista quella che è stata la batteria fortificata più alta d’Europa: quella dello Chaberton, a quota 3.130 metri d’altitudine. La manifestazione è patrocinata dal Ministero della Difesa, dalla Regione Piemonte, dal Consiglio Regionale del Piemonte, dalla Città metropolitana di Torino, dal Comune di Cesana Torinese e dall’Unione Comuni Olimpici Via Lattea.
Sabato 21 giugno alle 10,30 dalla piazza Vittorio Amedeo, antistante il Comune di Cesana
Torinese, partirà la sfilata per le vie del paese, seguita dalla cerimonia militare al
monumento ai Caduti dello Chaberton, alla presenza delle autorità
civili e militari. A seguire la commemorazione dei Caduti presso la porzione militare del cimitero, insieme all’Associazione dei Veterani della 40ª Batteria del
Gruppo Artiglieria da Montagna “Susa d’fer”. Dalle 14 in avanti sarà possibile partecipare alle visite guidate alla mostra storica permanente “Guerra sulle Alpi” nei locali del “Palazzo delle Feste” di Bardonecchia, in piazza Valle Stretta 1.
Domenica 22 giugno alle 7 alla frontiera italo-francese di Claviere è in programma il ritrovo di una delegazione di rievocatori italiani e francesi che saliranno al Monte Chaberton. La commemorazione in vetta inizierà alle 11,30 con l’alzabandiera e gli onori ai Caduti, seguiti da un concerto di canti e brani alpini e militari e da un rinfresco.
Per maggiori informazioni e per conoscere la storia della Batteria del Monte Chaberton si può consultare il portale Internet www.montechaberton.it
PAGINE DI STORIA SCRITTE A 3.130 METRI DI ALTITUDINE
In vetta allo Chaberton, a 3.130 metri di altitudine, nel 1940 era presente la batteria fortificata più alta d’Europa, progettata alla fine del XIX secolo e completata nel 1910. Allo scoppio delle ostilità con la Francia, il forte divenne attivo per la prima volta: venne utilizzato per bombardare obiettivi militari francesi, senza peraltro causare grandi danni. Nel vicino forte francese dello Janus è visibile una torretta di avvistamento corazzata sopra un'opera di cemento, in cui l'acciaio della torretta fu parzialmente distorto, ma non perforato, da una delle granate da 149 della batteria. L'esercito francese aveva però già pronto un piano di bombardamento del forte. Il mattino del 21 giugno, i francesi cominciarono a bombardare con quattro obici d'assedio Schneider da 280 millimetri. Il bombardamento fu temporaneamente sospeso per la nebbia, ma nel pomeriggio riprese e, una volta aggiustato il tiro, i mortai francesi in breve tempo misero fuori uso sei delle otto torrette del forte, causando nove morti e cinquanta feriti, mettendo fuori uso la teleferica di servizio del forte e causando danni notevoli alle strutture. Il giorno seguente il forte continuò a sparare con le due torrette residue, mentre i francesi spararono ancora qualche colpo di mortaio.
Con l'armistizio del 25 giugno, il forte cessò l'attività. Abbandonato dopo l'8 settembre 1943, fu poi occupato da reparti della Folgore della Repubblica Sociale Italiana nell'autunno del 1944, per poi essere definitivamente abbandonato dopo la resa della Germania e della RSI nel 1945. Con i trattati di Parigi del 1947, l'intero monte Chaberton, e quindi il forte, passarono in territorio francese. Il forte venne abbandonato e svuotato di tutte le strutture metalliche nel 1957.
Nel 1987 venne chiusa al traffico anche la rotabile che congiungeva Fenils con la vetta. Il forte è oggi accessibile a piedi o in mountain bike, percorrendo la vecchia strada militare da Fenils, oppure solo a piedi partendo da Claviere e risalendo il vallone delle Baisses fino al Colle dello Chaberton, da cui riprendere la strada militare. La ciclabilità in salita a partire da Grange Quagliet è difficoltosa, a causa della pendenza della strada e del fondo sconnesso. L’accesso alla strada militare con mezzi a motore è proibito. È possibile visitare sia le opere a cielo aperto che quelle in sotterraneo. Per queste ultime è opportuno attrezzarsi in maniera consona.