«Dopo il Decreto Tariffe del governo, e l’introduzione dei nuovi Lea, alcune persone con disabilità hanno denunciato di essersi viste rifiutare dalle regioni la copertura dei costi di manutenzione e riparazione delle carrozzine elettriche. Parliamo di ruote, gomme, batterie, che periodicamente vanno sostituite, e le cifre sono spesso importanti. Queste spese, fino all’improvvido intervento del governo, venivano rimborsate dal servizio sanitario. Oggi c’è un indecoroso rimpallo di responsabilità tra le regioni e lo Stato. Abbiamo presentato, in entrambe le Camere, una interrogazione parlamentare ai ministri di Salute e Disabilità e alla presidente del Consiglio, redatta grazie alla collaborazione di Lisa Noja, consigliera regionale della Lombardia di Italia Viva». Lo dicono la capogruppo al Senato di Italia Viva Raffaella Paita, e la deputata di Italia Viva Maria Chiara Gadda.
«La carrozzina elettrica è uno strumento fondamentale di libertà per tante persone con disabilità. È intollerabile che, mentre le istituzioni litigano, i cittadini più in difficoltà si ritrovino a dover pagare per una cosa che, fino a pochi mesi fa, era loro riconosciuta. Significa – aggiungono le parlamentari Iv – negare un fondamentale diritto, quello alla mobilità, a persone che hanno difficoltà a camminare. Chiediamo, quindi, di sapere se il governo sia a conoscenza dei dinieghi opposti alle persone con disabilità rispetto alla fornitura di servizi di manutenzione, e cosa intende fare per assicurare che tali costi sia a carico del servizio sanitario in tutte le regioni, per evitare disparità sia territoriali che sociali, tra chi può pagare e chi fa più fatica».
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