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Cronaca | 21 luglio 2025, 14:10

Inchiesta Rear, notificata la chiusura delle indagini. La difesa: "Atto atteso da tempo"

L’avvocato Riverditi sottolinea: "Nessun collegamento con l'attività politica svolta da Laus, Carretta e Grippo"

Una immagine di archivio dell'onorevole Mauro Laus

Una immagine di archivio dell'onorevole Mauro Laus

La procura di Torino ha chiuso l'inchiesta che ruota intorno alla Rear, società cooperativa che si occupa di vigilanza e sicurezza: oggi, lunedì 21 luglio, è stato notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari ai soggetti coinvolti, tra cui cui il parlamentare del Pd, Mauro Laus, l’assessore comunale ai Grandi eventi, Mimmo Carretta, e la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo. L’indagine che era stata aperta nel 2023.

Si tratta di un atto che attendevamo da tempo, fin da quando abbiamo appreso dell'avvio delle indagini da parte della Procura della Repubblica nei confronti dell’onorevole Laus - commenta l’avvocato Maurizio Riverditi - già allora, il mio assistito aveva manifestato piena disponibilità a rendere dichiarazioni ai magistrati , con l'intento di chiarire ogni aspetto della propria condotta, nella convinzione che ogni dubbio sulla correttezza delle sue determinazioni potesse essere rapidamente fugato”.

Oggi, dopo aver finalmente avuto accesso agli atti, possiamo confermare la nostra fiducia: si tratta infatti di questioni di natura esclusivamente operativa, su cui peraltro è già intervenuta un'ispezione ministeriale che ha consentito di fare piena chiarezza”, prosegue l’avvocato che conclude sottolineando: “va altresì precisato che i profili oggetto d'indagine non hanno alcun collegamento con l'attività politica svolta da Laus, Carretta e Grippo, né attengono in alcun modo agli appalti aggiudicati dalla società”.

I commenti della politica

"Siamo garantisti, come sempre: a prescindere dal colore politico degli indagati, confidiamo nel lavoro della magistratura e rispettiamo il principio di presunzione di innocenza. A noi interessa che questa giunta sia in grado di lavorare. Lo abbiamo già detto per l’assessore Mazzoleni, coinvolto in più procedimenti: ci aspettiamo che porti a termine il piano regolatore entro la fine del mandato, senza continuare a elemosinare cambi normativi dalla Regione. Ma lo diciamo anche all’assessore Carretta: le piscine estive devono aprire in estate, non in autunno, e l’ascensore del Palanuoto deve essere finalmente funzionante, perché le persone con disabilità hanno diritto a pieno accesso agli impianti. E lo stesso vale per tutte le altre attività comunali in grave ritardo, che continuano ad accumularsi senza risposte. Servono meno scuse e più risultati", commentano da Torino Bellissima.  

"Abbiamo appreso con stupore degli avvisi di garanzia che sono stati recapitati all’onorevole Mauro Laus, all’assessore Mimmo Carretta e alla presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo. Ci eravamo quasi scordati che fossero sotto indagine, vista la solita cortina fumogena che il “Sistema Torino” tende a creare per occultare i problemi che investono, come uno tsunami, i propri eletti. Forza Italia, come sempre, resta garantista ed è certa che le persone coinvolte riusciranno a provare la propria innocenza ed estraneità ai fatti che vengono loro attribuiti.

Noi non siamo garantisti “alla carta”, al bisogno. Un avviso di garanzia non corrisponde a una condanna e una condanna in primo grado non corrisponde a una condanna in via definitiva": ad affermarlo il senatore Roberto Rosso e Marco Fontana, rispettivamente Segretario provinciale e cittadino di Forza Italia a Torino.

"Esprimo la mia solidarietà e quella di tutto il Movimento dei Moderati nei confronti di Mauro Laus, Mimmo Carretta e Maria Grazia Grippo. La magistratura, cui va tutta la mia fiducia, farà il proprio lavoro e sono certa che loro ne usciranno a testa alta. Spero che questa non sarà l’occasione per i soliti sciacalli di cogliere l’occasione per puntare il dito verso la pagliuzza negli occhi degli altri… invece di guardare la trave nel proprio", commenta Giacomo Portas leader dei Moderati.

"La chiusura dell’inchiesta sulla cooperativa Rear - commenta il capogruppo del M5S Andrea Russi - riporta in primo piano una vicenda che già nel 2023 avevamo sollevato in Aula, chiedendo chiarezza e trasparenza. Invece di aprire un confronto, l’amministrazione aveva scelto il silenzio".

"Il quadro che emerge da questa vicenda è, sul piano politico, quantomeno desolante. Chiediamo che si faccia piena chiarezza e che il Consiglio venga messo nelle condizioni di conoscere tutti gli aspetti politici e amministrativi" conclude il pentastellato.

redazione

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