Chikungunya, Dengue e Zika, ma anche la filariosi nei cani: la zanzara tigre può trasmettere questi pericolosi virus e per questo è importante fare attenzione e rimuovere i focolai. Come quello trovato in un secchio agli Orti di Piazza Risorgimento, proprio durante l'iniziativa di ieri sera di IPLA - istituto per le piante da legno e l'ambiente, una società della Regione Piemonte - che si occupa di informare i cittadini sulle pratiche corrette, oltre al monitoraggio e alla sorveglianza delle specie presenti in Piemonte.
L'attenzione maggiore, proprio come nel caso del secchio, va ai ristagni d'acqua, dove le zanzare nidificano e dove crescono le larve. Sottovasi, bidoni, teli di plastica, copertoni, giochi per bambini: tutti oggetti che, in caso di pioggia, possono riempirsi e creare una zona perfetta per la proliferazione delle zanzare. Il periodo dopo il quale svuotare l'acqua sarebbe di 4-5 giorni. In caso di cisterne o vasche, è possibile coprirle per evitare che le zanzare ci depongano le uova, o metterci dei pesci, che si nutrono degli insetti.
La lotta alle zanzare, infatti, è meglio se agisce sulle larve e non sugli adulti già sviluppati, per una migliore efficacia. In questo senso, la prevenzione individuale che i cittadini possono mettere in campo è il primo passo, come spiegato all'incontro l'esperta di IPLA Barbara Tanzilli. Le disinfestazioni, invece, possono essere dannose anche per gli altri insetti, come i predatori delle zanzare stesse o degli utili impollinatori, per questo è preferibile la prevenzione all'utilizzo delle disinfestazioni.
L'incontro è stato promosso dalla Circoscrizione 4 e ha seguito quello agli Orti Goma in Parella di lunedì 24 luglio. "Gli incontri che abbiamo organizzato - ha commentato il coordinatore al verde Lorenzo Ciravegna - hanno come obiettivo la divulgazione di buone pratiche e specifiche azioni da adottare per evitare la nascita delle larve, al fine di ridurre al massimo la presenza di zanzare".