Capannelli di persone fuori dal locale e musica alta. Tornano le polemiche per la movida in corso Moncalieri, al Pilonetto, al centro di segnalazioni e proteste da parte di residenti e cittadini ricoverati presso il vicino ospedale Cto. Un’interpellanza presentata in Circoscrizione 8 dai consiglieri Vittorio Francone e Raffaella Pasquali (M5s) ha riacceso il dibattito su inquinamento acustico, autorizzazioni e compatibilità urbanistica dell’attività.
Cosa viene contestato
Il locale - una struttura di circa 2mila metri quadri di superficie, con una capienza autorizzata di 1.200 persone - è attivo fino alle 2 o 3 del mattino, a seconda dei giorni. L'autorizzazione prevede il monitoraggio da remoto delle emissioni sonore, con soglia fissata a 80 dB(A) su 30 minuti, un livello che - secondo i promotori dell’interpellanza - risulterebbe incompatibile con un’area residenziale come quella circostante.
I consiglieri riferiscono che numerose segnalazioni di disturbo sono giunte anche da ricoverati nei piani alti del Cto, che lamentano l’impossibilità di riposare a causa della musica proveniente dal locale sulla sponda opposta del Po. Le prime proteste documentate risalgono a giugno 2022, con un esposto protocollato presso la Circoscrizione 8.
Dal 2022 ad oggi
L’interpellanza chiede chiarimenti su diversi fronti: dall’esito dell’esposto del 2022, alla base normativa dell’autorizzazione acustica, fino alla verifica della reale estensione dell’attività, che - secondo quanto segnalato - potrebbe coinvolgere anche particelle di proprietà comunale espropriate per la futura pista ciclabile.
“Già quando si chiamava con un altro nome, il locale era stato oggetto di segnalazioni”, sottolinea Francone. “Oggi siamo punto e a capo - continuano Pasquali e Francone -. Fuori dal locale si formano capannelli di persone che disturbano i residenti e rendono difficile dormire, specie nei condomini di 4 o 5 piani che si affacciano direttamente sulla strada”. “È giusto trovare un compromesso tra chi vuole divertirsi e chi ha diritto al riposo” così la capogruppo di Fdi, Claretta Marchi.
Tra le richieste, anche quella di monitoraggi acustici sulla sponda sinistra del Po, per verificare l’effettiva propagazione del suono nelle aree ospedaliere, e la verifica di eventuali occupazioni improprie di suolo comunale da parte dell’attività commerciale.