Sempre più caldo: Torino quest'anno ha anticipato il programma di aiuto agli anziani più fragili e aumentato i fondi a disposizione. Dal 1° giugno al 1° settembre il Servizio Aiuto Anziani ha messo in campo il Piano Estate per supportare i cittadini con più di 65 anni, autosufficienti ma che si trovano in condizioni di fragilità sociale, economica o sanitaria, a sbrigare attività rese più difficili e rischiose dalle temperature elevate.
"Il servizio è aperto tutto l'anno ma col cambiamento climatico la situazione è cambiata - ha spiegato l'assessore ai servizi sociali Jacopo Rosatelli - e dobbiamo anticipare il Piano Estate al primo giugno. Dall'altro lato dobbiamo tra i criteri di accesso anche fattori ambientali, ad esempio se si abita lungo un fiume o vicino a un parco rispetto a una zona cementificata. L'isolamento sociale viene acutizzato dal cambiamento climatico e dalla sparizione del commercio di prossimità".
Il servizio anziani si occupa di consegnare farmaci, spesa o casse d'acqua direttamente a casa di chi ha bisogno, di inviare all'occorrenza operatori socio-sanitari (O.S.S.) e assistenti familiari, di accompagnamenti per visite mediche, servizi di telesoccorso e teleassistenza, e di recapitare pasti a domicilio o in negozi convenzionati.
Inoltre, per garantire sollievo durante i periodi di maggiore caldo, la Città mette a disposizione un elenco di Centri d’incontro climatizzati, gestiti dalle Circoscrizioni e aperti durante tutta l’estate, consultabile qui.
Come spiegato dalla funzionaria del Servizio Aiuto Anziani Simona Caffer, per andare incontro all'aumento delle temperature e del periodo di caldo, oltre che per l'aumento del numero di anziani in condizioni di fragilità, il budget comunale per il servizio è stato aumentato del 50% passando da 100 mila euro agli attuali 150 mila.
Le persone da aiutare sono identificate dai servizi sociali, su indicazione dei medici di base che valutano criteri quali difficoltà economiche, isolamento sociale, bassa scolarizzazione, luogo di abitazione o assenza di una rete di supporto familiare. Le attività di supporto sono poi messe in pratica da enti del terzo settore che collaborano coi servizi della Città.
Le persone attualmente inserite nel Piano sono 150, oltre il migliaio già aiutate dal Servizio Anziani. Inoltre, il servizio telefonico ogni giorno risponde a decine di telefonate ed email al giorno, dando informazioni sui servizi svolti ma anche fornendo supporto. In molti infatti chiamano per solitudine, per chiacchierare e parlare con qualcuno, segno di un sempre più diffuso isolamento sociale che colpisce le persone anziane ma non solo.
Nei mesi estivi questo fenomeno si intensifica: dei 3162 contatti ricevuti dal Servizio Aiuto Anziani da gennaio a oggi, ben 1073 sono avvenute da giugno in poi. Quest'anno le richieste di contatto hanno visto un aumento anche per un bando INPS gestito dal Comune, che ha registrato molto interesse da parte delle famiglie.
Il servizio, oltre che degli anziani, si prende cura anche di chi si prende cura di loro. È infatti attivo un programma per i caregiver, che nel caso di genitori molto vecchi possono essere loro stessi anziani o in situazioni di fragilità e difficoltà. Lo scorso anno sono state circa 70 le famiglie aiutate dal dipartimento e il Comune punta a raggiungere sempre più persone, nonostante la resistenza di alcuni a farsi aiutare.
Per maggiori informazioni i cittadini e le cittadine possono contattare il call center "Servizio Aiuto Anziani" ai numeri 011.8123131 - 011.01133333 o all'email aiutoanziani@comune.torino.it dalle 8,30 alle 16 dal lunedì al venerdì, mentre nelle altre ore di ogni giorno e nei giorni festivi le telefonate sono inoltrate alla Polizia Municipale.