La mostra "Felice Casorati Designer" riapre al pubblico domenica 28 settembre - dopo il successo di pubblico e critica della prima edizione della scorsa primavera - arricchita da un nuovo dialogo tra passato e presente, grazie al contributo dell’artista e designer torinese Piergiorgio Robino, dando vita a un inedito confronto tra due protagonisti delle arti applicate italiane.
Il giorno dell'inaugurazione della mostra, domenica 28 settembre, sarà presentato il progetto “Pavarolo Borgo Felice. Turismo sostenibile tra arte e paesaggio”, che si è aggiudicato il bando Territori in Luce promosso dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e che, oltre alla mostra autunnale, propone iniziative collaterali che arricchiscono la programmazione culturale del territorio.
La nuova mostra è allestita nello Studio Museo Felice Casorati, nella Veranda di Casa Casorati e nella Torre Campanaria di Pavarolo, mettendo in relazione i mobili e i prototipi progettati da Casorati nel Novecento, provenienti dall’Archivio e da collezioni private, con una selezione di opere uniche ed edizioni di Studio Nucleo, che esplorano i confini tra arte e funzione.
Il percorso è accompagnato da un testo critico di Damiano Gullì, curatore per l’arte contemporanea e del Public Program di Triennale Milano, che sottolinea come le ricerche di Casorati possano essere considerate un vero e proprio “proto-design”: forme essenziali e volumi puri che anticiparono la nascita del design italiano. Allo stesso modo, il lavoro di Studio Nucleo – sviluppato fuori dalle logiche del prodotto seriale – ha contribuito dagli anni Duemila a legittimare un design da collezione nei contesti museali e galleristici.
Nello Studio Museo (via del Rubino 9, Pavarolo), il pubblico può ammirare un tappeto steso sotto il tavolo di Felice Casorati, che diventa spazio pittorico a terra, capace di collegare gli arredi con campiture fluide di colore. Una poltrona contemporanea dialoga silenziosamente con un cactus scultoreo del maestro, generando connessioni nuove e inattese tra forme vive e artificiali.
Nella Veranda di Casa Casorati (via Maestra 31, Pavarolo ),trasformata in spazio espositivo dal 2000, il dialogo tra gli arredi originali progettati dall’artista si arricchisce delle nuove opere di Studio Nucleo, realizzate appositamente per la mostra. La serie Assenze, creata con tecnologia 3D, esplora il rapporto tra spazio reale e virtuale, superficie e profondità, trasformando la macchina in strumento espressivo per un nuovo linguaggio estetico.
Nella Torre Campanaria di Pavarolo (via Maestra 2, Pavarolo), trovano posto i lavori più recenti e voluminosi di Studio Nucleo, tra cui il pezzo unico Chaise en l'occurence.
Ogni sede espositiva offre un percorso distinto, invitando a riflettere sull’eclettismo delle arti applicate e sulle connessioni tra epoche diverse e il misurarsi con luoghi storici e carichi di echi novecenteschi.
Nei diversi ambienti, Robino non invade ma innesta. Sono gesti misurati che rendono manifesto un parallelo affascinante: quello che lega il design degli anni Trenta alla ricerca contemporanea, restituendo a Pavarolo una mostra che intreccia storia, memoria e nuove visioni.
In occasione dell'inaugurazione, domenica 28 settembre, alle 17, è prevista, in site specific, la performance multidisciplinare della compagnia YoY Performing Art, FIORI ASSENTI, di e con Emma Zani e Roberto Doveri, con musiche originali di Timoteo Carbone: un progetto che intreccia danza, musica e arte visiva alla ricerca di contaminazioni e nuove forme espressive.
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