Dal 2 al 5 ottobre torna a Torino Matota, il festival per l’infanzia e l’adolescenza promosso dall’associazione Babelica, giunto quest’anno alla sua ottava edizione. La sede sarà ancora una volta Cartiera, centro di protagonismo giovanile in via Fossano 8.
«Che si dice del mondo» è il titolo di quest’anno: come narriamo il mondo intorno a noi? Quanti pregiudizi e stereotipi incontriamo nella vita di tutti i giorni? Matota parte da questi luoghi comuni per decostruirli, passo dopo passo, attraverso il linguaggio delle storie. Bambine e bambini, ragazze e ragazzi – “Matota” in piemontese significa “bambina” – non come spettatori passivi del mondo, ma come soggetti attivi, capaci di produrre critica e cambiamento.
Il programma intreccia letteratura per l’infanzia e l’adolescenza, teatro, musica, laboratori, workshop, mostre e proiezioni, con oltre trenta appuntamenti gratuiti e aperti a tutte e tutti. Il festival si rivolge in particolare a scuole, insegnanti, famiglie, educatori ed educatrici, pedagogisti e pedagogiste, ma è pensato per chiunque voglia scoprire nuovi modi di leggere e di narrare il mondo.
L’ospite speciale di questa edizione sarà Altan, che festeggerà al Matota i cinquant’anni della sua Pimpa con due appuntamenti imperdibili.
«Matota ha un obiettivo ambizioso: spiegare le cose difficili con parole semplici – spiega Tatjana Giorcelli, presidente dell’associazione Babelica e direttrice artistica del Matota – Il nostro è un mondo e un tempo che sono pieni di contraddizioni e di difficoltà, soprattutto per le persone più giovani. Attraverso non solo la letteratura ma anche laboratori, incontri, spettacoli, esperienze vive e dirette, cerchiamo di fornire qualche strumento in più a ragazze e ragazzi, dalla scuola dell’infanzia fino alle superiori, per decodificare e capire un po’ meglio la storia, la democrazia, la società, i diritti. Matota non è un festival “pensato per” ma “costruito con” le ragazze e i ragazzi: per noi questo è imprescindibile fin dalla prima edizione!» conclude Giorcelli.
Matota nasce e cresce in rete con scuole, centri giovanili, biblioteche e associazioni culturali, per radicare le attività nei quartieri e nelle pratiche quotidiane. Le collaborazioni con realtà del territorio come Cooperativa Valpiana, Volerelaluna, Magazzino sul Po, Circolo Banfo, ANPI e molte altre, locali e nazionali, fanno del festival uno spazio di comunità, dove le storie diventano strumenti di cittadinanza attiva. Il programma – che include laboratori con le scuole, proiezioni pubbliche, momenti performativi e spazi di confronto – mette in dialogo ragazze e ragazzi con la cittadinanza, dando visibilità e voce alle istanze delle nuove generazioni.
In questo percorso si inserisce anche la collaborazione con Arci Torino, rete di associazioni a cui Babelica aderisce.
«Matota è un festival che nasce nei quartieri e cresce come spazio di comunità, dove le ragazze e i ragazzi possono esprimersi e dialogare con la cittadinanza – dichiara Daniele Mandarano, presidente di Arci Torino – Come Arci Torino crediamo nel valore di questi percorsi condivisi, che attraverso cultura, socialità e partecipazione danno voce alle nuove generazioni e rafforzano il tessuto sociale della città.» conclude Madarano.
Per info e programma: www.babelica.it/matota/