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Attualità | 29 settembre 2025, 07:03

Grazie alle Portinerie di comunità l'Inps arriva nelle periferie sociali

Parte la sperimentazione in Piemonte: firmato un protocollo regionale per portare i servizi previdenziali nei quartieri e nelle aree decentrate

Immagine di archivio

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Le Portinerie di comunità, luoghi sociali che operano in modo sussidiario accanto agli enti pubblici, rafforzano il proprio ruolo di ponte tra istituzioni e cittadinanza grazie a una nuova collaborazione con INPS Piemonte. Dopo l’adesione al protocollo nazionale “INPS per tutti”, è stato infatti siglato a luglio 2025 un protocollo regionale tra INPS Piemonte e la Rete italiana di cultura popolare, con l’obiettivo di avviare da ottobre una sperimentazione nei territori

Grazie a questo accordo, ogni 15 giorni l’INPS sarà presente fisicamente nelle Portinerie di comunità, offrendo uno spazio dedicato all’incontro diretto con cittadine e cittadini. Gli operatori lavoreranno su temi fondamentali come assegno unico, bonus infanzia, fondo sociale e altri strumenti di tutela e inclusione

“La firma del Protocollo di collaborazione con la Rete italiana di cultura popolare rappresenta un passo concreto per ridurre il divario digitale e non lasciare indietro nessuno, in particolare le fasce più deboli della popolazione. Il digitale non deve essere una barriera, ma un ponte verso il diritto. Il progetto mira a intercettare i bisogni invisibili di chi, per mancanza di competenze o strumenti, rischia di essere escluso dai servizi previdenziali e assistenziali. Attraverso la collaborazione con reti territoriali e operatori sociali, l’INPS intende rafforzare l’inclusione digitale e garantire che ogni cittadino possa accedere alle prestazioni cui ha diritto.”, ha dichiarato Vincenzo Ciriaco, Direttore regionale INPS Piemonte. 

“La presenza dell’INPS si inserisce in un ecosistema di relazioni e servizi già attivi nelle Portinerie, che spaziano dal lavoro (in collaborazione con i Centri per l’Impiego), alla salute, l’abitare, la migrazione, i diritti, le questioni di genere e l’ambiente. Le Portinerie di comunità rappresentano una nuova infrastruttura sociale, radicata nei quartieri, capace di generare soluzioni condivise ai bisogni complessi, evitando frammentazioni e sovrapposizioni tra i servizi.” Dichiara Chiara Saraceno, Presidente della Rete italiana di cultura popolare. 

Il protocollo piemontese sta inoltre diventando un modello da replicare: la Portineria di comunità di Milano è già in dialogo con INPS Lombardia, e sono in corso contatti per l’attivazione di collaborazioni simili anche nelle nuove Portinerie in partenza a Palermo e Agrigento con le sedi siciliane dell’ente. 

Per ulteriori info: www.reteitalianaculturapopolare.org 

redazione

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