"Continua la telenovela dei fondi per le Rsa e le altre strutture residenziali e semi residenziali del Piemonte. Dopo l'arenarsi del "Patto per il Welfare innovativo e sostenibile" di febbraio 2024, mai realmente attuato, anche il bonus "Protezione Sociale" è uscito dai radar.
Da maggio infatti la Giunta Cirio promette 18 milioni di euro di Fondo Sociale Europeo per le strutture residenziali e semi residenziali piemontesi, ma ad oggi non si è visto 1 euro", attacca la consigliera regionale del Pd Monica Canalis.
"L'atto di indirizzo per rendere operativi questi 18 milioni doveva essere predisposto entro settembre, ma qualcosa deve essere andato storto perchè ad oggi non è pervenuto. Altrochè dare una boccata di ossigeno alle strutture: questo bonus è stato annunciato in pompa magna mesi fa, ma, a questo punto, non vedrà la luce prima del 2026. Occorre anche sottolineare che la politica dei bonus di Cirio, temporanei e per pochi,(Vita Nascente, Scelta Sociale, PieMove, Vesta, Protezione Sociale), sta diventando una cortina fumogena per nascondere i cedimenti del sistema sociosanitario piemontese. Intanto le strutture residenziali e semi residenziali chiudono o peggiorano i loro servizi per l'assenza di equilibrio contrattuale tra prestazioni e corrispettivi tariffari. I contratti dei lavoratori sono stati rinnovati, ma le tariffe sono ferme al palo, mettendo a rischio la sostenibilità delle convenzioni con la Pubblica Amministrazione", prosegue Canalis.
"Il nuovo bonus “Protezione sociale” è pensato per coprire le spese aggiuntive delle strutture, ma non consente di attivare nuovi posti in convenzione.
Ma soprattutto dopo 6 mesi di annunci in pompa magna non è ancora operativo ed erogabile", conclude la consigliera regionale dem.














