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B. Vittoria / Vallette | 01 dicembre 2025, 16:36

Infestazione di topi alla scuola Leopardi: dopo 7 derattizzazioni il plesso è ancora chiuso

Lezioni trasferite in due scuole diverse, previsto un ulteriore controllo tecnico nelle prossime ore

La scuola Leopardi

La scuola Leopardi

Non si placa la preoccupazione per la primaria Leopardi di via delle Verbene, alle Vallette, chiusa dal 1° novembre a causa di una persistente infestazione di roditori. Una vicenda iniziata il 23 ottobre - quando nel refettorio furono rinvenuti escrementi di topo - e che nonostante sette derattizzazioni in poche settimane continua a creare disagi a oltre 200 bambine e bambini.

Una situazione complessa che è approdata ufficialmente in Sala Rossa, grazie al question time del consigliere M5S Andrea Russi, deciso a chiedere chiarimenti sulle modalità con cui la scuola ha informato le famiglie e sulla gestione degli interventi.

“Sette interventi, ma problema non risolto”

Dopo i primi due interventi del 24 e 28 ottobre, eseguiti dalla ditta che gestisce la ristorazione scolastica, la Città ha effettuato altre cinque derattizzazioni nel mese di novembre, accompagnate da sopralluoghi quotidiani dei tecnici dell’Edilizia scolastica. Ispezionate aule, corridoi, palestra, biblioteca, refettorio e perfino il sottotetto.

Eppure, gli escrementi ricompaiono. Segno che l’ingresso dei roditori non è stato ancora individuato.

Classi trasferite in due plessi diversi

Per garantire continuità didattica, la direzione scolastica ha disposto lo spostamento delle classi in due sedi differenti: la primaria Nino Costa di via Ambrosini e la Gianelli-Turoldo di via delle Magnolie.

Un trasferimento non semplice: entrambe le scuole distano oltre un chilometro dalla Leopardi. Una soluzione inevitabile ma che sta esasperando molte famiglie, soprattutto quelle con figli anche alla scuola dell’infanzia vicina, rimasta invece aperta.

Salerno: “Le lezioni sono state garantite"

In Aula è stata l’assessora all’Istruzione Carlotta Salerno a ricostruire la cronologia degli eventi e a rispondere punto per punto alle accuse del M5S. Secondo Salerno, la scuola e la Città hanno “lavorato fin da subito insieme per garantire lo svolgimento delle lezioni e individuare una soluzione nei tempi più rapidi possibili”.

L’assessora ha poi chiarito alcuni aspetti contestati da Russi. A cominciare dai pasti in aula che si sarebbero verificati per poco più di una settimana: il 24 ottobre e tra il 27 e il 31 ottobre. Dopo, soltanto le 5 classi trasferite temporaneamente al plesso Costa hanno mangiato in classe per due giorni aggiuntivi.

Salerno ha inoltre ricordato come la scuola abbia emesso cinque circolari tra il 28 ottobre e il 14 novembre, per aggiornare puntualmente le famiglie su pasti in aula, trasferimenti, chiusura temporanea e stato dei lavori. “In nessuna fase - ha precisato - si è presentata una situazione di pericolo per la salute di bambini o personale”.

Russi: “Chiarezza necessaria”

Per Russi “la presenza di topi nei refettori è un fatto molto grave” e che “qualche passaggio è mancato”, in particolare sul fronte del dialogo con i genitori. Secondo il consigliere, la gestione di interventi così delicati “richiede totale trasparenza, soprattutto quando coinvolgono igiene e salubrità degli ambienti scolastici”.

Intanto, già nella giornata di oggi, gli uffici dell’igiene urbana hanno programmato una nuova derattizzazione mirata nell’area esterna alla scuola, per cercare di eliminare definitivamente il problema. La riapertura del plesso sarà valutata alla luce del controllo tecnico previsto per le prossime ore, che dovrà confermare l’efficacia degli ultimi interventi.

Philippe Versienti

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