Era abbandonata dal 2016 la chiesa di via Moncrivello 12, lasciata per anni al degrado, con problemi di contenimento del verde e alcune criticità strutturali. Un'area diventata nel tempo un luogo dimenticato, a metà tra discarica abusiva e selva urbana. Ora, però, quel terreno è pronto a cambiare volto e a tornare a vivere: qui sorgerà una nuova chiesa ortodossa, con una sala polivalente aperta a tutto il quartiere.
Il progetto prevede una prima fase di bonifica dell'edificio esistente. La chiesa, nonostante l'abbandono, è ancora in buone condizioni strutturali e l'intervento ha già ottenuto il via libera dei Beni culturali. Successivamente è prevista una nuova costruzione che ospiterà una sala polivalente e una serie di servizi, spazi pensati per essere utilizzati anche dal pubblico, per feste, incontri ed eventi. Parte delle attività sarà realizzata in collaborazione con la Croce Rossa.
La consegna delle chiavi e il lavoro della Circoscrizione 6
Un percorso lungo e complesso, come ha ricordato il presidente della Circoscrizione 6, Valerio Lomanto, intervenuto durante la cerimonia di consegna delle chiavi dello stabile, svoltasi nella Sala Consiliare del mini-comune.
"Voglio ringraziare i nostri uffici che hanno contribuito a questo lavoro faticoso e lungo. Siamo stati catapultati in questo mondo nel 2021, riprendendo un percorso che allora non funzionò. Il risultato di oggi è di festa e simboleggia un nuovo inizio", ha spiegato Lomanto, sottolineando il valore dell'investimento fatto dalla comunità.
Il ruolo della comunità ortodossa nel quartiere
"A nome della Circoscrizione va un ringraziamento alla comunità ortodossa che sta investendo molto su di noi. In un territorio che soffre difficoltà, il vostro insediamento porterà una nuova freschezza e un nuovo spirito di comunità. Sarete in grado di accudire il quartiere e sarete fondamentali anche per il recupero di alcune situazioni", ha aggiunto.
Il presidente della 6 ha poi richiamato il tema della riqualifica urbana: "Oggi quest'area è un mix tra una discarica abusiva e una foresta. Con il vostro arrivo darete un nuovo volto a questa zona e quella via diventerà un volano per tutto il quartiere".
A ribadire il legame con il territorio e l'impegno verso la cittadinanza è stato il parroco della chiesa moldava di Torino 3, padre Telpiz Nicolae.
"Un ringraziamento speciale va al nostro vescovo, che ci ha supportato in questo lavoro, e a padre Marius, che ci ha sostenuto convintamente, anche grazie a un'esperienza analoga nella sua parrocchia a Moncalieri", ha dichiarato.
"Saremo presenti e daremo, per quanto ci sarà possibile, tutto il nostro impegno al quartiere. Sia la Circoscrizione sia il Comune hanno dato un contributo unico: questo modo di lavorare insieme mi dà il coraggio di continuare e fare tanto bene tutti insieme".
Integrazione e dialogo tra comunità
Un progetto che punta anche sull'integrazione e sullo scambio culturale, come ha sottolineato il decano del Piemonte della Diocesi Ortodossa Romena d'Italia, padre Marius Floricu, intervenuto in rappresentanza di monsignor Siluan Span. "Offrire questa chiesa alla comunità moldava, che appartiene al vescovado romeno d'Italia, sarà uno scambio equo di tradizioni e di ricchezza spirituale. Sono convinto che il quartiere sarà molto contento di vedere i frutti che darà questo nuovo luogo–ha affermato padre Marius–. Sarà un esempio concreto di integrazione, soprattutto in un quartiere che vive una situazione difficile".
Entusiasmo e senso di appartenenza anche nelle parole della viceconsole del Consolato generale di Romania a Torino, Gabriela Julia Panta: "La nostra comunità ringrazia molto per questo aiuto e siamo davvero entusiasti di questo successo. Ormai ci sentiamo una famiglia che appartiene alla Circoscrizione 6: oggi è una giornata di festa".
















