Le scuole torinesi Bernardino Drovetti, Aristide Gabelli, San Francesco D’Assisi e Marc Chagall saranno al centro del workshop di progettazione “Spazi innovativi per l’apprendimento” avviato questa mattina. Nata dalla collaborazione tra l’Assessorato Istruzione ed edilizia scolastica della Città di Torino, la Fondazione per l’architettura / Torino, ITER – Laboratorio Città Sostenibile e Ufficio Smart City, progettazione europea e innovazione l’iniziativa è finalizzata al miglioramento della qualità architettonica degli spazi dell’apprendimento.
Gli architetti lavoreranno su quattro scuole torinesi e su tre temi progettuali: la scuola secondaria di I grado Bernardino Drovetti di via Bardonecchia 34 per il tema spazi della didattica innovativa, le scuole primarie Aristide Gabelli di via Santhià 25 e San Francesco D’Assisi di via Giulia di Barolo 8 per il tema spazi per la ristorazione scolastica e la scuola d’infanzia Marc Chagall di via Cecchi 2 per i paesaggi del cortile scolastico. L’obiettivo è individuare soluzioni riferite ai casi concreti delineando però una metodologia di intervento adattabile a contesti diversi.
Federica Patti, Assessora all’Istruzione e all’Edilizia Scolastica del Comune di Torino: Oggi risulta fondamentale aprire una riflessione sul tema della rigenerazione degli spazi scolastici alla luce di un nuovo quadro culturale. Ancora più rilevante è perseguire questa ricerca in momenti di difficoltà come questo, per mantenere vivo il valore dell'innovazione, quando il rischio è chiudere gli orizzonti della scuola nel qui ed ora, rinunciando a delineare nuove prospettive e aprire scenari di miglioramento. In un dibattito serio e profondo sugli spazi educativi credo possa esistere un'occasione preziosa di scambio e confronto che può far incontrare chi opera nella libera professione con chi quotidianamente affronta sul campo i problemi tecnici e normativi dell'edilizia scolastica, al fine di adempiere correttamente a tutti i procedimenti.
Alessandro Cimenti, presidente della Fondazione per l’architettura / Torino: La qualità dell’apprendimento è strettamente connessa alla qualità dei suoi spazi. Abbiamo messo in campo la professionalità degli architetti per migliorare i cortili e i luoghi della ristorazione e per favorire una didattica innovativa nelle scuole torinesi. Questa è al tempo stesso un’esperienza formativa perché consente ai professionisti di misurarsi su casi concreti, su ambiti in cui la responsabilità dell’architetto è massima perché influisce sui processi educativi delle giovani generazioni. Ci auguriamo che il workshop possa portare risultati interessanti e replicabili in altri edifici.
Questi i tutor che guideranno i 4 gruppi:
Per gli spazi della didattica innovativa, Daniele Rangone, architetto che alla laurea presso il Politecnico di Torino aggiunge una specializzazione in Urbaniste et territoires e in Economie et politiques du logement presso l’Université Paris XII Val de Marne di Parigi e un master sull’efficienza energetica degli edifici, meritandosi così il titolo di relatore durante i convegni di Next Energy e del Permanent Secretariat of World Environmental. Classe ’77, nel 2009 fonda con la collega e coetanea Elena Rionda lo studio Settanta7 che oggi conta una trentina di progettisti divisi su più sedi tra Torino, Milano, Acireale e Lione. Come dimostra il suo portfolio, le scuole sono senza dubbio il core business dello studio, intento a intrecciare tecnologia, estetica e sostenibilità per dar vita a progetti che non si limitino a essere utili “ma che diventino indispensabili e preziosi”.
Valeria Brero di ElasticoSPA, lo studio fondato nel 2005 da Stefano Pujatti, sarà la tutor dei gruppi che si occuperanno della progettazione delle mense delle scuole Gabelli a San Francesco D’Assisi. Dopo diverse esperienze formative anche internazionali (Cracovia, Mosca, Riga), dal 2006 lavora come project manager presso ElasticoSpa, studio che negli anni si è distinto per la capacità di sviluppare e coordinare il progetto architettonico a qualsiasi scala e fase. Indipendentemente dalla scala, infatti, gli interventi dello studio vengono concepiti come fulcri urbani in grado di influenzare, rivitalizzare e valorizzare il contesto in cui si collocano. Lo confermano riconoscimenti internazionali tra cui la Selezione per il Premio Mies van der Rohe 2013 e il Premio INARCH-ANCE Giovane Progettista 2006 e la partecipazione a eventi come la Biennale di Architettura di Venezia (2006, 2010 e 2014), il Festival di Architettura di Londra (2008), la V Biennale di Architettura di Brasilia (2006). Lo studio ha base a Chieri e dal 2014 è affiancato da una nuova sede canadese a Toronto.
Ad occuparsi di cortili scolastici sarà infine Mariolina Monge, laureata in Architettura con Aimaro d’Isola e specializzata al corso di Annalisa Maniglio Calcagno in Architettura del paesaggio e restauro giardini storici all’Università di Genova. Dopo aver frequentato i corsi della Fondazione Benetton Studi e Ricerche di Treviso, dove è stata anche ricercatrice, e ha svolto attività didattica presso lo IED occupandosi di garden design. Oggi presso il suo studio professionale svolge attività nell’ambito privato, sia come architetto che come paesaggista.
L’iniziativa si inserisce all’interno del progetto europeo LEA Learning Technology Accelerator, volto a promuovere l’innovazione nel settore delle tecnologie per l’educazione tramite l’uso strategico degli appalti pubblici; la Città di Torino partecipa, con altre 15 città, proponendo un prototipo di Educational Living Lab presso la scuola Drovetti: un luogo fisico in cui testare soluzioni innovative per la didattica e per gli ambienti scolastici, pensato come luogo di confronto tecnico-scientifico e di sperimentazione di metodologie e tecnologie innovative, organizzato all’interno di spazi per l'apprendimento nei quali siano garantiti comfort, usabilità tecnologica e didattica, consapevolezza e ruolo attivo dell'utenza, adeguate dotazioni infrastrutturali. All’interno del cortile della scuola nella scorsa primavera è stato realizzato un playground attraverso un workshop ideato e promosso dalla Fondazione per l’architettura e curato dallo IED Torino e dall’associazione ARTECO; il playground è stato inaugurato in occasione del Festival Architettura in Città 2017 ed è a disposizione, oltre che degli studenti, degli abitanti del quartiere.
I risultati saranno presentati il 21 giugno in un incontro aperto al pubblico.