Il 2018 è stato un anno travagliato per le luci d'artista in Circoscrizione 4: dopo l'installazione errata di “Noi” di Luigi Stoisa in Via Cibrario e l'accensione parziale delle “Illuminated Benches” di Jeppe Hein in Piazza Risorgimento, è però in arrivo una proposta interessante. A farla è una delle organizzazioni del territorio che aveva espresso maggiore insoddisfazione per la gestione della vicenda: il Museo d'Arte Urbana.
L'idea del presidente e direttore artistico del MAU Edoardo Di Mauro è quella di illuminare adeguatamente le opere che decorano Borgo Campidoglio rendendole, esse stesse, luci d'artista: “Quello dell'illuminazione - spiega – è un problema storico: i pochi fari presenti li abbiamo messi noi allacciandoci, con il consenso del Comune, all'elettricità pubblica ma la manutenzione non è mai stata fatta nonostante numerose solleciti e sopralluoghi, l'ultimo dei quali nel 2015 con l'ex assessore Lavolta”.
Secondo Di Mauro, in questo modo si potrebbe ottenere una ricaduta positiva per tutto il borgo: “Rendere le nostre opere una grande luce d'artista - continua – aumenterebbe la fruibilità del museo e di un quartiere a forte vocazione turistica: potremmo organizzare visite notturne attirando nuovi visitatori, con un conseguente aumento di qualità della vita e della sicurezza”.
Poi un monito al Comune per il futuro: “Con una parte delle risorse economiche spese per il montaggio errato dell'opera di Stoisa in Via Cibrario – aggiunge - si sarebbe potuto finanziare il MAU, che non riceve un soldo pubblico dal 2010, e sanare problematiche storiche dando una dimensione di nuova positività al territorio”.