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Cultura e spettacoli | 02 maggio 2019, 17:03

Presentazione del libro "Il ponte. Un'antologia"

Martedì 7 maggio al Circolo dei Lettori

Presentazione del libro "Il ponte. Un'antologia"

Martedì 7 maggio 2019 alle 18.00 sarà presentato presso la Sala Biblioteca del Circolo dei Lettori di Torino il libro Il Ponte, un’antologia (270 pagine, 20 euro) curato da Emilia Marasco e da Nicolò De Mari per il Canneto Editore, con quarantatré racconti scritti (alcuni a quattro mani) da quarantacinque tra scrittori, giornalisti, uomini e donne di cultura genovesi e liguri. Il ricavato delle vendite del libro – per il quale tutti hanno aderito rinunciando ad ogni possibile compenso – sarà devoluto a due progetti a favore della Valpocevera. Il primo a favore di una casa famiglia della Comunità di S. Egidio per gli anziani sfollati, onde evitarne il ricovero in istituto, ed il secondo per il rilancio della biblioteca Cervetto di Certosa e Rivarolo, come punto di aggregazione per i giovani.

L’incontro, che sarà preceduto lo stesso giorno dalla presentazione agli allievi della Scuola Holden, vedrà la presenza di quattro autori, Ester Armanino, Marco Cubeddu, Marta Pastorino e Anselmo Roveda, oltre ai due curatori Nicolò De Mari ed Emilia Marasco.

Metà dei racconti fa riferimento direttamente a quel giorno o a quei luoghi, l’altra contiene riferimenti a ponti di altri luoghi e altri tempi o a ponti immaginari, sempre e comunque per parlare sempre del ponte che, crollando, ha cambiato la vita di tante persone e della città.

Scrive nella prefazione Emilia Marasco:

Il 14 agosto eravamo tutti sgomenti. Guardavamo le immagini del ponte sullo schermo di un cellulare, di un computer, di un televisore. Avevamo il respiro corto e il cuore in una morsa. Il 14 agosto abbiamo pensato tutti a qualcuno che forse era in auto, stava partendo o ritornando, qualcuno che forse in quel momento era sul ponte. Abbiamo composto numeri con gesti convulsi, abbiamo inviato messaggi. Qualcuno di noi passava sul ponte trenta, venti, dieci minuti prima. Qualcuno si era fermato prima di arrivarci, sul ponte, spaventato dalla pioggia. Tanti – troppi – il 14 agosto perdevano la vita, una persona amata, la casa, un lavoro, il paesaggio, i percorsi abituali. Molti di noi hanno pensato per la prima volta al ponte, alla sua funzione e al suo significato, perfino più forte della funzione.

Perché Morandi non era, e ci se ne è accorti solo dopo quella mattina, un semplice ponte: quel crollo ha avuto profondi risvolti sulla concezione stessa di città, di comunità. Proprio dall’ idea di fondo del “darsi una mano”, immagine-simbolo che abbiamo visto in tanti disegni diventati virali sui social - in cui rappresentanti delle forze dell’ordine, medici, vigili del fuoco, ma anche tifosi e semplici cittadini, fianco a fianco, ricomponevano quella frattura spaventosa lasciata dal crollo - sono nati i racconti qui proposti elaborati per l’occasione da autori diversi per età, provenienza, stile, professione. L’acquerello in copertina, opera di Nicola Magrin, raffigura il ponte Morandi così come da quel maledetto 14 agosto lo vediamo, ma non a caso in primo piano, piccole ma protagoniste, si notano due figure che vanno avanti tenendosi per mano. Così come avanti vogliono andare le parole di chi scrive, e sa che affiderà i propri pensieri all’emozione e al sentimento di chi leggerà.

comunicato stampa

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