Ha scelto una data carica di significato per essere là. Domani, 19 luglio, nel giorno in cui, 27 anni fa, il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta persero la vita a Palermo nella strage di via d’Amelio, la Regione Piemonte sarà a San Giusto Canavese per un sopralluogo a uno dei beni piemontesi confiscati alla mafia.
Si tratta della villa appartenuta a Nicola Assisi, narcotrafficante di primissimo piano arrestato lo scorso 8 luglio in Brasile dopo anni di latitanza. Il presidente Cirio e la Giunta visiteranno la struttura accompagnati dal prefetto di Torino Claudio Palomba, il presidente onorario di Libera Gian Carlo Caselli e Maria Josè Fava, referente di Libera Piemonte e membro dell’Ufficio di Presidenza Nazionale.
La villa, confiscata nel 2011, aspetta ancora di essere sanificata e che inizi un percorso per restituirla alla collettività. Il sopralluogo è in programma alle ore 12.30, in Strada Vicinale della Mosa.
“Ringraziamo il Presidente Cirio per aver accolto la nostra sollecitazione, era importante dare un segnale forte di attenzione sulla villa di San Giusto” - commentano i Consiglieri regionali Domenico Rossi e Diego Sarno, che, nei loro interventi in aula lo scorso 9 luglio, avevano sottolineato l’importanza della lotta alle mafie in Piemonte.