Nei prossimi cinque anni all’aeroporto di Torino ci saranno investimenti per oltre 56 milioni, che si vanno ad aggiungere ai 17 milioni stanziati nel triennio 2016-’17-’18. Ad annunciarlo l’Amministratore delegato di Sagat Andrea Andorno, che ieri mattina in commissione Turismo ha detto “sono qui per far crescere” lo scalo di Caselle.
Le erogazioni per il quinquennio 2019-2023 riguarderanno in particolare la sostituzione dei ponti di imbarco, la realizzazione di e-gates per il controllo elettronico dei passaporti, un rinnovato sistema di sicurezza che consentirà il controllo contemporaneo di più persone.Interventi che permetteranno di velocizzare le operazioni di imbarco.
Altro obiettivo è quello relativo al green airport. Lo scalo, ha aggiunto Andorno, in prospettiva dovrà essere ad emissioni 0 con la realizzazione di un impianto fotovoltaico sistemato al di sopra del parcheggio e conseguente abbattimento dei consumi.
L’ad di Sagat si è soffermato sui punti di forza dell’aeroporto torinese e sugli aspetti critici.
Da Torino, ha sottolineato, si possono raggiungere i principali hub europei che consentono alla città di essere collegata con tutto il mondo. Positivi anche i collegamenti nazionali da e verso le isole e dal nord al sud Italia e vice versa. Se l’aeroporto registra un flusso consistente di passeggeri nella stagione invernale, non è così nei sette mesi divisi tra primavera ed estate, a differenza di quanto succede normalmente negli altri aeroporti italiani. Quest’anno, ha annunciato, a causa della rinuncia di Blue air, a partire dal mese di febbraio, a coprire alcune rotte, il calo di passeggeri nel periodo estivo sarà considerevole anche perché altre società, con l’attività già programmata, non sono state in grado di subentrare al servizio previsto da Blue Air. Tuttavia il numero di passeggeri dello scalo torinese è in crescita: erano poco più di 3 milioni nel 2013, hanno raggiunto i 4 milioni nel 2018. Tutte le compagnie, tranne Alitalia e Blue Air stanno investendo sull’aeroporto di Caselle.